domenica 14 novembre 2010

Come siamo messi con il TFA?

Il lontano 10 settembre 2010, dopo oltre due anni dalla chiusura della SSIS, il ministro Gelmini annunciava al mondo (cliccate qui per leggere il comunicato stampa) che erano state approvate le nuove regole per diventare insegnanti. Il decreto, sebbene sia stato presentato come già operativo o in immediata partenza, non ha ancora mostrato a noi, poveri laureati, i suoi benefici effetti ('benefici'? Beh, è relativo: gli ultimi abilitati SSIS sono diventati precari...).
Prima di presentare le novità del decreto rispetto alle precedenti bozze (perché ci sono novità piuttosto scomode), voglio rispondere alla domanda che ci attanaglia tutti: quando partirà il TFA?
Le voci si sono rincorse. Dopo il ritardo nell'approvare un decreto pronto già in giugno (ritardo ingiustificabile perché, pur essendo peggiorato, non ci vogliono mesi per riscrivere qualche pagina...), sembrava che il TFA diventasse operativo già a settembre-ottobre o, come sostiene ancora qualcuno, a gennaio o a marzo.
Purtroppo, secondo il provveditorato di Vicenza, quest'anno non verrà aperto un bel niente, ed è inutile sperare che venga attivato adesso (o persino fra qualche mese) un corso della durata di un anno. Quindi perderemo un altro anno di vita.
Ricordo che al primo concorso di accesso al TFA si presenteranno tutti quelli che si sono laureati a partire da settembre 2007 perché questi erano in ritardo per partecipare all'ultimo ciclo della SSIS (il IX ciclo = la SSIS è rimasta in piedi per meno di 10 anni e già si sente la necessità di cambiare! Per di più il TFA è quasi identico alla SSIS...).
Ora passiamo al TFA vero e proprio.
Il decreto non è molto pubblicizzato, ma non è introvabile.
Vi propongo alcuni link:
1 Orizzonte scuola e bis (sono due articoli diversi: il primo contiene il decreto, il secondo lo presenta con le parole della Gelmini)
2 Pagina dell'ANFIS, istituzione privata a cui è stata affidata dal ministero la nostra formazione di insegnanti. Uno (regolamento e varie). In questa pagina si fa anche una breve storia del decreto, con i vari pareri di Consiglio di Stato, Senato, Camera, ecc... Può essere utile, ma si portano solo alcuni pareri integralmente e di alcune istituzioni non si riporta neanche l'opinione: non tutti gli organismi che hanno controllato il decreto erano d'accordo con esso e, sembre, che siano stati eliminati i pareri più critici. Chissà come mai.
3 Sito del ministero "nuovi licei" (decreto e relazione informativa).
Ultima cosa prima di passare alle novità. Il TFA doveva essere approvato entro giugno (altro che settembre). Ecco la prova: un video in cui la presidente dell'ANFIS dichiara a fine maggio che il decreto era in dirittura d'arrivo (parla proprio del 18 giugno).
Cosa dice di nuovo il tirocinio?
Vi ricordate dell'esame a crocette (risposta multipla) e del successivo orale?
Bene, non c'è due senza tre.
Oltre alla mega prova a risposta multipla (4 opzioni per domanda; 60 domande totali), superata con un minimo di 21/30, è stata aggiunta una prova scritta (per noi si tratterà di domande aperte o analisi del testo o traduzione di testi classici o, come è più probabile, un misto delle tre tipologie). Questa prova scritta viene superata con un punteggio minimo di 21/30.
Infine la prova orale (superata con almeno 15/20).
Ci sarà anche la valutazione titoli, ma i titoli verranno valutati in maniera più blanda rispetto al vecchio decreto. Anche chi insegna già in scuole pubbliche potrà avere punti in più. (per queste questioni leggete l'art. 15 del decreto, a partire dal comma 13).
Come già annunciato non ci saranno iscritti in sovrannumero al TFA:
il numero di cattedre che si libereranno ogni anno nelle varie regioni determinerà il numero massimo di posti disponibili per chi vuole accedere al TFA. A questi posti devono essere sottratti quelli che verranno assegnati automaticamente a chi era già dentro la SSIS e non l'ha finita.
I dottorandi non entreranno in soprannumero e dovranno fare il test insieme a tutti gli altri (avranno qualche punto bonus in più: 6pti).
Il resto rimane invariato.
Ancora una cosa rimane da chiarire.
I requisiti d'accesso.
Gli articoli 7 e 8 che parlano dei requisiti d'accesso ci invitano a sfogliare il decreto fino a pag. 27-28, in cui ci sono i dati che riguardano noi di lettere.
Purtroppo non cambia un bel niente e, anche se i crediti coincidono con quelli recuperati da noi, c'è un'incongruenza che riguarda storia (medievale moderna e contemporanea).
Le future lauree specialistiche (pag. 27, verso la fine del "punto 1") che dovrebbero far recuperare automaticamente questi crediti, obbligheranno gli studenti ad avere almeno 6 cfu di storia medievale, 6 di storia moderna e 6 di storia contemporanea.
I nostri requisiti sono riportati a pag. 28: laurea magistrale+cfu che sappiamo e, per quanto riguarda storia si precisa: 2) almeno 12 CFU nei SSD M-STO/01 [storia medievale], M-STO-02 [storia moderna], M-STO/04 [storia contemporanea] (con almeno 6 CFU in ciascun SSD ove non conseguiti nel triennio). Cosa significa? Se i crediti totali sono 12 (come minimo), perché dovremmo acquisirne 6 per materia (= 18, sempre come minimo)?
Bo.
In provveditorato non sanno niente.
I nostri requisiti dovrebbero rimanere validi comunque fino al primo concorso (l'anno prossimo quindi).
Più avanti cambieranno i requisiti perché il governo vuole cambiare e diminuire il numero di classi d'insegnamento (quelle che ci riguardano le trovate qui). Diminuire?
Sì, per diminuire il numero di posti destinati ai docenti (che tradotto significa altri tagli).
Per il momento non ci sono decreti né progetti precisi che riguardino le nostre classi d'insegnamento.
Cercare di acquisire i crediti del ramo "storia" potrebbe essere azzardato o una perdita di tempo e denaro. La cosa più intelligente è sicuramente informarsi sui corsi di quel settore (quali sono i più semplici, ecc...). Bisogna essere pronti ad un eventuale recupero.
L'unica buona notizia riguada l'apertura delle graduatorie di terza fascia nella tarda primavera dell'anno prossimo (data per scontata dal provveditorato di Vicenza).
Altro da dire?
Sì.
Non siamo abbandonati a noi stessi,
siamo accompagnati, nel nostro duro cammino di disoccupazione, da un ministero che ci mette i bastoni tra le ruote
e da colleghi "più grandi" che ci considerano dei competitori e che, tutelati dai sindacati, faranno in modo, con cause e sentenze, che vengano dati pochi punti in graduatoria a chi avrà compleato il TFA e si sarà appena abilitato (gli abilitati SSIS ricevevano un punteggio e i colleghi abilitati prima -senza SSIS o corsi- si vedevano superati in graduatoria di terza fascia).

Questa è la cruda realtà.

P.S.
Scusate se manca qualche lettera, ma la mia tastiera è mezza rotta.

venerdì 10 settembre 2010

Poveri noi...

Gelmini: "Precari assorbiti in 6-7 anni"
Le nuove regole per diventare docenti

Il ministro dell'Istruzione ha illustrato a Palazzo Chigi il regolamento sulla formazione degli insegnanti. Gli oltre 200mila in attesa di lavoro "aiutati dal decreto salva-precari, dagli accordi con le Regioni e dai nuovi pensionamenti". Domenica manifestazione sullo Stretto di Messina contro tagli e riforma del ministro

ROMA - L'esercito di oltre 220 mila precari (abilitati e in graduatoria) che da anni attendono di iniziare a insegnare, potrebbe essere 'assorbito' nell'arco di 6-7 anni. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini che ha presentato oggi le nuove regole per la diventare docenti. "Abbiamo la ragionevole certezza che gli attuali 220 mila precari possano essere assorbiti nell'arco dei prossimi 6-7 anni", ha detto Gelmini. [Invece di far lavorare più insegnanti si preferiscono classi con più di 30 studenti! http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/04/news/la_scuola_scoppia-6748974/]

A garantirgli lavoro sarà il decreto salva-precari, gli accordi con le Regioni e "i nuovi pensionamenti previsti per i prossimi anni". "Nel 2009 - ha ricordato il ministro - i tagli effettuati nella scuola ammontavano a 42 mila unità ma con 30 mila pensionamenti sono scesi in realtà a 12 mila. Quest'anno il taglio previsto era di 25 mila posti ma sono scesi a duemila considerando le uscite per pensione. Dunque in totale si tratta 14 mila persone senza posto. Abbiamo motivo di credere - ha assicurato - che a queste 14 mila persone sarà trovato un lavoro" [Non trovo l'articolo che avevo visto su "Orizzonte scuola", ma questo (cliccate qui) è altrettanto illuminante: 40000 persone a casa grazie ai tagli e ai pensionamenti e 16.500 assunzioni -10000 per noi docenti-. I precari sono circa 120-130.000 esclusi i non abilitati (noi) che, secondo un articolo di Orizzonte suola, dovrebbero essere circa 40.000. Ma noi non veniamo considerati precari e non abbiamo alcun diritto.].

Le regole cambiano e cambia quindi radicalmente la formazione iniziale degli insegnanti. Il ministro Gelmini ha infatti firmato il Regolamento sulla formazione iniziale dei docenti per passare, ha detto oggi illustrando il provvedimento a Palazzo Chigi, ''dal sapere al sapere insegnare''. Alla base sarà necessario un anno di tirocinio per legare teoria a pratica, più inglese e competenze tecnologiche.

Le nuove norme si sviluppano, in particolare, su quattro grandi direttrici: il tirocinio da svolgere direttamente a contatto con le scuole e col mestiere di insegnante. Il numero di nuovi docenti sarà deciso in base al fabbisogno. Fine dell'accesso illimitato alla professione che creava il precariato. Ci saranno poi lauree specifiche per ciascuna classe di abilitazione. Più inglese (necessaria la certificazione B2 in lingua inglese per abilitarsi) e nuove tecnologie, migliore preparazione per l'integrazione dei disabili. "Prevediamo una selezione severa - ha affermato il ministro -, concentrato nel passaggio dal sapere al saper insegnare''.

"Bisogna superare gli scatti di anzianità che sono una cosa di cui non andare orgogliosi, non è da Paese civile l'avanzamento in base al tempo e non al merito [proprio lei che parla di merito?]. Dobbiamo avere il coraggio di colmare questa lacuna", ha detto ancora il ministro. " Bisognerà valutare insieme se farlo per via contrattuale o legislativa, scegliendo la via meno conflittuale, ma il sistema degli scatti, che oggi la manovra ha bloccato, va superato. Quel che serve è la valorizzazione della professionalità degli insegnanti. Del resto - ha evidenziato - lo chiede la stessa categoria: secondo sondaggi il 70% dei professori chiede di essere valutato e premiato sulla base del proprio lavoro".

Tra le novità la chiusura delle SSIS (scuole di specializzazione all'insegnamento Secondario) per le secondarie di primo e secondo grado [ah, davvero? Chiudono adesso? Pensavo che fossero state chiuse nel 2008...Sempre le solite cose...e le chiama novità!]. Al loro posto nascerà [QUANDOOO!!!! E' due anni che aspettiamo e ora ci fai perdere un altro anno!!!!] il Tirocinio Formativo Attivo della durata di un anno, terreno di incontro tra scuola e Università. Inoltre gli Uffici scolastici regionali organizzeranno e aggiorneranno gli albi delle istituzioni scolastiche accreditate che ospiteranno i tirocini sulla base di appositi criteri stabiliti dal Ministero. Gli Usr avranno anche funzione di controllo e di verifica sui tirocini.

Nel frattempo saranno circa 7 mila, secondo gli organizzatori, i precari della scuola che domenica manifesteranno sulle due sponde dello Stretto di Messina, contro i tagli della legge 133 e la riforma del ministro dell'Istruzione. Non è previsto il blocco degli imbarcaderi, ma un presidio simbolico "per sottolineare che la priorità è la tutela della scuola pubblica e dei posti di lavoro e non il Ponte sullo Stretto". La mobilitazione è stata promossa dalla rete dei precari di Agrigento e hanno aderito la Flc-Cgil, i Cobas, il Coordinamento dei precari in lotta e i comitati provinciali.

(10 settembre 2010)


Fonte: La Repubblica.it

venerdì 6 agosto 2010

Quando arrivi TFA?

Dopo il parere favorevole di Camera e Senato il decreto legge che avrebbe dato il via al TFA sembrava imminente: "tempo ancora qualche settimana" (da inizio luglio siamo passati a metà luglio, ora ad agosto e non sembra ancora finita!).
Le domande che ci attanagliano (quanto dovremo aspettare ancora? Quanto tempo ci vuole a correggere un decreto?...e altre di tipo ingiurioso che ometto di trascrivere) sono senza risposta. L'unica certezza riguarda questo (vedi orizzonte scuola) intervento di uno dei responsabili del decreto (è un po' datato -risale al 12 luglio, prima della crisi nella maggioranza-, ma non c'è altro):

E adesso? Quali i tempi di attuazione? Abbiamo chiesto a Max Bruschi, consigliere del ministro Gelmini.

Intanto, leggiamo dal blog di Max Bruschi, sarà necessario, "valutare le proposte contenute nei vari pareri (non vincolanti) e collegare, nella maniera più adeguata, il provvedimento alla complessiva riforma in atto del sistema scolastico".

Tra i suggerimenti che saranno, con molta probabilità, presi in cosiderazine viene citato l'allineamento "agli altri provvedimenti che costituiscono, presi complessivamente, la riforma Gelmini. [...] in particolare le norme sul futuro reclutamento [...] e al regolamento sulle classi di concorso attualmente all’esame del CNPI." Ma anche la "necessità di non cancellare il valore dei titoli di studio conseguiti precedentemente e, nel contempo, di garantire agli studenti insegnanti preparazione disciplinare e didattica adeguata; per finire con una rivisitazione della fase transitoria che mantenga netta l’esigenza di salvaguardare una rigorosa preparazione e di valorizzare i titoli di studio (veri!) e di servizio una volta accertata la competenza disciplinare."

Abbiamo chiesto a Bruschi chiarimenti circa i tempi di attuazione dei corsi ed in particolare se "il TFA sarà attivato entro l'a.a. 2009/10 per il I ciclo, mentre per il II ciclo bisognerà attendere un ulteriore regolamento, basato sul riordino delle classi di concorso".

Questa la risposta: "il regolamento è chiaro: per il momento, entrambi i percorsi fruiscono delle norme transitorie [ergo il TFA dovrebbe partire, visto che le norme transitorie valevano per l'anno scorso (se fosse partito), per quest'anno e per l'anno prossimo: le norme transitorie non possono valere solo per un anno (il prossimo), quindi per un solo concorso d'accesso (infatti se andasse male il concorso dell'anno prossimo dovremmo recuperare, forse, crediti ed esami all'università!!!)]. La differenza è che, per quanto riguarda il primo ciclo, sono già state definite le future lauree magistrali, che dovrebbero partire dal prossimo anno accademico; le lauree magistrali del secondo ciclo saranno stese appena firmato il regolamento "madre" e il regolamento sulle classi di concorso, con la speranza di fare in tempo a farle partire contestualmente a quelle del primo ciclo. "

Ricordo comunque che il TFA doveva partire già un anno fa.
Siamo pecore tra le zampe di lupi...
Appena avrò news mi farò sentire in modo...invadente, non disperate!