martedì 29 dicembre 2015

Fine di un anno terrificante.

Ultime novità. 

Anche se sembra che qualcosa si stia muovendo, ancora nulla si sa di certo sul concorso e sul nuovo TFA. Qualcuno potrebbe obiettare che ora sappiamo con sicurezza quanti insegnanti verranno assunti con il prossimo concorso (vedi qui pag. 2), ma penso che sia più importante conoscere i numeri suddivisi per regione e per classe di concorso. Per di più alcune indiscrezioni degli scorsi mesi sono state smentite in queste ore, cosa che mi consiglia di non perdere tempo ad allarmare inutilmente chi legge queste righe (se proprio volete conoscere le ultime dichiarazioni del ministro, leggete qui).
Sul corso di abilitazione il silenzio è ancora più assordante, ma dubito che si rimangino la parola e che decidano di non emanare il bando, dopo il clamore mediatico sollevato.

Quando saranno emanati i bandi vi aggiornerò.


Non mi rimane altro che fare gli auguri a tutti e ringraziare, in primis, quanti di voi mi hanno accompagnato in quest'anno di passaggio (di passaggio per me e per chi, come me, si è abilitato!).


Augurare un sereno 2016 ha un retrogusto molto amaro, visto come è andato quello passato: la legge approvata in estate cancella ogni possibilità di costruire un Paese migliore perché demolisce il nostro sistema scolastico democratico e meritocratico. E dire che la consultazione sulla "buona scuola" doveva essere fatta on line proprio per coinvolgere tutti! Sembra che le proposte di quel sito non siano state nemmeno lette, a tutto vantaggio delle istanze imposte dai soliti noti (e che, fino a pochi anni fa, venivano condannate dal partito oggi al governo, vedi qui).


Da ex-tieffino non posso evitare di fare i conti con la mia esperienza di tirocinante, ma, volendo evitare di commentarla direttamente, prendo in prestito le parole (segnalatemi dalla cara collega Marta Guglielmi) di una che tieffina non è mai stata, ma che, circa 140 anni fa, ha vissuto l'umiliante e vuota esperienza del corso di abilitazione all'insegnamento.
Mi riferisco a Matilde Serao.
In un'Italia da sempre dominata da persone che non smettono di parlare di riforme e che paventano rivoluzioni riciclando e ripresentando il vecchio, è comunque agghiacciante rendersi conto che non è cambiato proprio nulla in 140 anni. O meglio, i nomi cambiano, ma la sostanza resta sempre la stessa.


"Aspettavamo i giorni di tirocinio con una ansietà segreta. I giorni di lezione erano monotoni, spesso tristi. Noi studiavamo senza voglia, malamente, con programmi incerti, con professori troppo severi o assolutamente inetti. Eravamo già maestre e l’essere trattate da scolarette ci umiliava, ci stizziva."
M. Serao


Personalmente, rileggendo le parole di Matilde Serao, pensavo anche alle torme di pedagogisti e psicologi dell'apprendimento che vogliono avere ancor più voce in capitolo nella formazione dei docenti e si lamentano dello spazio eccessivo dato alle conoscenze disciplinari nella formazione dei futuri professori (vedi qui). Gente che, senza mai aver passato un'ora in classe (o dopo decenni di lontananza dalla Scuola), insegna durante l'anno di TFA tecniche didattiche sciocche e inutili, oppure reinventa le più ovvie con nomi altisonanti.
E così vorrebbero preparare i neolaureati alla vita concreta nelle classi, facendoli studiare (è tutta teoria!) per un anno "Scienze delle merendine".

Per fortuna quest'anno di TFA mi (ci) ha dato la possibilità di vivere esperienze significative sul campo, durante i tirocini, a stretto contatto con i ragazzi e con i docenti anziani (dal punto di vista professionale e non necessariamente anagrafico!). A questi ultimi, alla loro pazienza, alla loro competenza e alla loro passione va il mio più profondo ringraziamento.
Peccato che non sia stato facile, in realtà, ritagliare un po' di tempo per svolgere un tirocinio serio, perché proprio i pedagogisti che gestiscono il TFA hanno cercato di sostituire le ore nelle classi con assurdi, inutili, ma obbligatori lavori di gruppo a sfondo pedagogico (da circa 500 ore di tirocinio previste nelle classi, siamo passati a circa 100!).

Quello che mi piace pensare, però, è che queste difficoltà ci abbiano temprato, confermando la nostra scelta e la nostra vocazione di docenti. Ogni giorno, quando entro nelle classi, percepisco quella che considero l'essenza del nostro lavoro, il donare agli altri quelle conoscenze e quella passione che con molta fatica siamo riusciti a costruire e che saranno decisive anche per la crescita dei nostri ragazzi.

A presto e speriamo in buone notizie!

mercoledì 7 ottobre 2015

La scelta delle istituzioni scolastiche.

Sulla questione c'è molta confusione, soprattutto per chi appartiene alle CDC 43, 50, 51 e 52, quindi veniamo al punto: si possono cambiare le 20 scuole?


Riguardiamoci decreti e note esplicative.


Il dm 6 luglio 2015, art. 2 comma 7 (vedi qui) dice “I soggetti già collocati nelle graduatorie di I, II e III fascia delle graduatorie di istituto ed aventi titolo all'iscrizione nell'elenco aggiuntivo delle graduatoria di II fascia di istituto ai sensi del D.M. 326/2015, per insegnamenti appartenenti ad ordini di istruzione diversi da quelli per i quali sono collocati in graduatoria, possono sostituire, nella stessa provincia di iscrizione, una o più istituzioni scolastiche già espresse all'atto della domanda di inserimento di inizio triennio ed ai soli fini dell'iscrizione negli elenchi aggiuntivi di cui al presente decreto per i nuovi insegnamenti.


La nota del Miur del 25 settembre (vedi qui) è ancora più chiara e ha lo scopo di evitare eventuali sostituzioni abusive: “Fermo restando il carattere triennale delle graduatorie di istituto costituite a decorrere dall’a.s. 2014/15, i docenti che figurano da inizio triennio anche nelle graduatorie di qualsiasi fascia per insegnamenti diversi da quelli per i quali ci si inserisce in II fascia aggiuntiva, possono inserire/cambiare una o più istituzioni scolastiche della Provincia di iscrizione, ai soli fini dell’inserimento nella II fascia aggiuntiva. In particolare, le sedi già espresse ad inizio triennio possono essere cambiate esclusivamente con sedi nelle quali sono presenti gli insegnamenti per i quali si chiede l’inserimento in II fascia aggiuntiva. Non possono essere mutate le sedi ove risultino già impartiti gli insegnamenti per i quali si richiede l’inserimento in II fascia aggiuntiva.
E più avanti (punto 7): “- gli aspiranti presenti su I° grado e II° grado, che abbiano acquisito una abilitazione valida per un solo grado [la nostra è valida, a cascata, per due gradi!] ovvero una abilitazione relativa a una classe di concorso i cui insegnamenti non siano impartiti in una o più delle sedi scelte [ad esempio una scuola A051-52 che non abbia la A050, ma trovarne di scuole così...] in occasione della costituzione triennale delle graduatorie, possono cambiare una o più delle sedi ove l’insegnamento non è impartito, nel rispetto dei vincoli sopra illustrati...”



Questo diritto alla sostituzione non include quelli di "lettere" che in terza fascia erano iscritti a più graduatorie di ordini diversi (ossia le medie, con la 43, e le superiori, con una fra 50, 51, 52) perché noi di lettere siamo abilitati ad una classe di concorso, e, a cascata, a “tutte” le altre.  Chi è abilitato alla 50 è abilitato anche alla 43 (abilitazione a cascata) e chi è abilitato alla 43 è abilitato anche alla 50 (abilitato a cascata inversa). Stessa cosa per chi è della 51 o della 52. Quindi non possiamo lamentarci di essere abilitati ad una sola cdc per cui non abbiamo molte scuole in lista perché siamo abilitati a cascata anche nell’ordine di scuola inferiore (o, a cascata inversa, nella 50). Infatti nell'atto di compilare il modello B (scelta delle scuole) inseriamo tutti i titoli di abilitazione, anche quelli a cascata!

Esempio, se io (abilitato A50 e, a cascata, 43) avessi caricato i punti alle medie (43), ma avessi soprattutto scuole superiori in lista (50, 51, 52), essendo abilitato a cascata anche per le medie e richiedendo l’inserimento in seconda fascia per TUTTE le cdc in cui sono abilitato (in questo caso solo la 50) non potrei cambiare le 20 scuole perché in quelle 20 sarei in seconda fascia (in terza per 51 e 52).

Allora che senso ha la norma?

La legge era stata studiata per i matematici che non hanno l’abilitazione a cascata inversa (e, forse, nemmeno quella a cascata), ma che, cambiando scuole, hanno la possibilità di lavorare in seconda fascia.

Quindi gli abilitati in materie letterarie non hanno la possibilità di cambiare?

C’è solo un cavillo che ci (mi riferisco ai docenti di lettere A043-A050) permetterebbe di cambiare scuole.

Chi avesse scelto una scuola SOLO 51 O 52 in terza fascia e fosse abilitato per la 50 e la 43 potrebbe sostituirla a favore di una 43 o di una 50. Il problema è che quasi tutte le scuole che hanno cdc 51 e 52 hanno anche la 50, quindi non è possibile cambiarle con altre di nostro gusto.

lunedì 14 settembre 2015

Priorità

Da pochi minuti il Miur ha concesso anche a noi abilitati prima del 31 agosto la priorità in terza fascia (attraverso il modello A4).
La comunicazioni è qui.

giovedì 10 settembre 2015

Una questione di priorità

Dalla tragedia alla farsa.
Ma siamo in Italia e c'era da aspettarselo.

Dopo aver compilato il modello A3 per l'ingresso in seconda fascia (in coda) si è capito che l'aggiornamento sarebbe stato tardivo e persino posteriore (di quasi due mesi!) rispetto ai neoabilitati da agosto in poi.
Senza dire nulla, il Miur ha permesso anche a noi, come ai novelli neoabilitati, di compilare il famigerato modello A4, che ci darà la priorità in terza fascia.

Qual è il problema, allora?

Non è chiaro se l'aggiornamento dell'A4 sarà così repentino (per ora stanno chiamando dalle vecchie graduatorie), tuttavia la scuola capofila può già accedere sia al modello A3 sia a quello A4, quindi è chiaro anche a loro che siamo abilitati. Dalle segreterie capofila dovrebbero inviare al più presto alle scuole che abbiamo scelto il documento che certifica la nostra abilitazione, ma non l'hanno fatto e, forse, non lo stanno ancora facendo.

Soluzione?

Orizzonte Scuola (vedi qui) consiglia di "contattare la scuola capofila dopo l'inoltro dell'istanza per la richiesta di priorità, chiedendo di stampare tale richiesta, che potrà essere inoltrata alle altre scuole nelle cui graduatorie compare il proprio nome".
Più realisticamente l'articolo del sindacato si chiude prospettando segreterie rivestire di muri di gomma che faranno fallire questa brillante trovata.

venerdì 4 settembre 2015

Modello A4

Vista l'assoluta mncanza di certezze (la normativa non escluderebbe la nostra compilazione del modello A4, ma, al quanto pare, viene interpretata in modi diversi) occorre basarsi sulle opinioni più autorevoli.
I sindacati sono cauti e non si espongono, le segreterie non sanno che fare, gli uffici scolastici territoriali negano la possibilità di compilare il documento e il Miur?
La giornata di ieri è stata una vera e propria battaglia campale fra neoabilitati e centralino del ministero. Sembra che, visto il gran numero di telefonate (e la fondatezza delle richieste), alla fine il Miur si sia deciso: gli operatori ci hanno concesso di compilare il modello A4 su Istanze on line.
La procedura è semplice e rapida e, come si legge barrando le opzioni, include anche la nostra "condizione esistenziale".
Speriamo che la compilazione non abbia conseguenze infauste...

mercoledì 2 settembre 2015

Incertezza sul modello A4.

Come sapete il modello A4 era stato pensato e predisposto per chi si abilitava dopo la finestra semestrale d'aggiornamento delle graduatorie.

Esempio concreto.
Sono in terza fascia e mi abilito il 4 agosto perdendo la possibilità di compilare e presentare il modello A3 (scadeva il 3 agosto): che faccio?
Compilo il modello A4 e ottengo la priorità delle supplenze in terza fascia, ma non posso accedere alla seconda prima della prossima finestra semestrale.

L'incredibile ritardo nell'aggiornamento delle graduatorie ha stravolto i piani del Miur: se all'inizio si prededeva il modello B (la scelta delle scuole) dal 4 al 19 agosto e l'A4 dal 18 agosto in poi, ora (vedi qui) avremo l'A4 dal 3 settembre e il B dal 25 settembre.

Questa inversione sembra irrazionale se non si ipotizza che il Miur, volendo correggere i disagi provocati dall'ennesimo ritardo nell'emanazione di circolari, non abbia pensato di dare anche a noi la possibilità di compilare l'A4 per dare anche a noi la possibilità di avere supplenze fin da subito.
Se no perché l'A4 precederebbe il modello B di ben 22 giorni?

In questi giorni, però, molte voci si sono levate contro questa ipotesi, per cui ho chiamato direttamente il Miur per chiedere spiegazioni.

Riporto di seguito la telefonata. Il testo deriva da un post su Facebook che non posso modificare per mancanza di tempo.


Ho chiamato l'ufficio relazioni (pericolose) con il pubblico del Miur per chiedere lumi sul modello A4 (chi ha compilato il modello A3 deve compilare anche l'A4?).

Taccio sul numero delle chiamate (o trovavo occupato, o libero e non rispondevano, un paio di volte hanno riattaccato subito!).

Ha risposto un povero impiegato che, con tono dimesso, ha cercato di capirci qualcosa (ne sapeva meno di noi).

Non insultatelo dopo aver letto la conversazione riportata qui sotto: non sono suoi gli errori burocratici e non può essere onniscente, visto il turbinio di normative di questi mesi.

Impiegato: "No, non dovete compilare l'A4 perché avete compilato l'A3 e l'A4 serve per chi si è abilitato dopo la finestra."

Abilitato: "Quindi il modello A3 non vale niente fino alla compilazione del modello B perché non dà alcuna priorità in terza fascia, ma chi si è abilitato in ritardo, attraverso il modello A4 avrà la priorità in terza fascia per un paio di mesi [togliendo il pane di bocca ai nostri poveri figli!!!], giusto?"

Impiegato: "Ah, sì, in effetti avrebbero loro la priorità rispetto a voi..."

Abilitato: "E per quale motivo non collocare il modello B con la scelta delle sedi subito, a partire dal 3 settembre e il modello A4 dopo? Non sarebbe più logico."

E l'impiegato, sicuro della risposta: "Eh, hanno pensato di collocare prima il modello A4 e poi il B seguendo l'ordine alfabetico!"

8-O

Morale della favola?

Non sono per nulla convinto della risposta e invito anche voi a chiamare.
I numeri li trovate qui: http://www.istruzione.it/urp/contatti.shtml

Le domande sono:
chi ha compilato il modello A3 deve compilare anche l'A4?
Chi ha presentato l'A3 avrà priorità in terza fascia nei prossimi mesi?
Per quale ragione sarà possibile compilare prima l'A4 (3 settembre) del modello B (25 settembre)?

mercoledì 26 agosto 2015

Lenta-mente

Si procede a piccoli passi. Piccolissimi e straordinariamente lenti.

Il 27 agosto sono uscite le prossime tempistiche per chi vorrà iscriversi in seconda fascia aggiuntiva (vedi qui e qui).

Traduzione (tra parentesi le tempistiche):
PRECISO CHE SI TRATTA DI UN'INTERPRETAZIONE, MA HO CHIESTO AD ALTRI COLLEGHI E SONO D'ACCORDO CON ME.

"Istanza polis per dichiarare il titolo di specializzazione" (dalle ore 9.00 del 27 agosto alle ore 14.00 del 15 settembre)

 =
Compilazione del modello A5 per il Sostegno (NON CI RIGUARDA);

"Istanza polis per dichiarare il titolo di abilitazione" (dalle ore 9.00 del 3 settembre)
=
Modello A4 (COMPILATELO!!!!);

"Visualizzazione sul SIDI delle istanze pervenute alle scuole" (dal 14 settembre)
=
Potremo vedere online il modello A3 (o quello A4 o tutti e due) approvato/i dalla scuola (non sono sicuro di questa interpretazione);

"Acquisizione/aggiornamento posizione SIDI alle scuole" (dal 14 settembre) 
=
Aggiornamento delle graduatorie: prima metteranno in testa alla 3 fascia chi ha presentato il modello A4 e poi elaboreranno la lista aggiuntiva alla seconda fascia (le graduatorie definitive di seconda fascia saranno online dal 15 ottobre e operative dal 20);

"Istanza polis per comunicare le sedi" (dalle ore 9.00 del 25 settembre alle ore 14.00 del 14 ottobre)
=
Presentazione del modello B (solo on line)

Per chi non si ricorda cosa sia il modello B e come si debba compilare rimando alla guida di Orizzonte Scuola (vedi qui)


Nel frattempo consiglio di riesaminare tutte le graduatorie d'istituto: quelle del triennio in vigore possono essere molto diverse da quelle precedenti! Scegliete con cura le scuole (se potete/volete cambiarle)!


Anche sul versante concorso non ci sono molte novità, ma può darsi che i posti vengano aumentati (vedi qui). Penso sia utile inserire il link al decreto del vecchio concorso, quello del 2012, anche se alcune cose cambieranno (vedi post precedente).


Come sapete è uscita la bozza ufficiale sulle nuove classi di concorso (vedi qui).
Secondo me è un'occasione persa, dato che non vi sono accorpamenti di CDC per Lettere (l'abilitazione 43-50 è unica, perché non unire le 2 CDC? Unire la 51 alla 52 o la 51 a quelle inferiori sarebbe deleterio, ma la 43 e la 50 sono molto simili e l'abilitazione è identica!).
La nuova CDC per l'insegnamento dell'italiano L2 è, invece, assolutamente inutile, visto che non è collegata ad una cattedra specifica. Aspetto, però, a fare ulteriori commenti perché, appunto, si tratta di una bozza e non del testo definitivo.
Vedremo...

sabato 25 luglio 2015

Varie ed eventuali

Si preannuncia un post un po' lunghetto, ma mi perdonerete, visto che ho intenzione di trattare numerosi argomenti. Li scrivo di seguito, così sarete liberi di leggere ciò che riterrete più utile.

1) Compilazione modello A3 per l'iscrizione in II fascia, considerazioni sui punteggi, utilità del modello A4.
2) Il prossimo concorso (2016).
3) Il prossimo TFA (2016-2017).


1) Sono stato a lungo indeciso se dedicare un intervento alla compilazione del modello A3, ma vale la pena chiarire alcuni dubbi. Innanzitutto segnalo la discreta guida di Orizzonte scuola (cliccate qui): consiglio di darci un'occhiata anche se procederò in modo diverso.

Pagina 1. Mito da sfatare: la Pec NON è obbligatoria.

Pagina 2, B1. Inserite tutte le graduatorie in cui siete abilitati, ANCHE A CASCATA (dopo dovrete decidere dove mettere i punti). ATTENZIONE: siete abilitati nella A051, ma non avete i crediti per la A043? Non importa! siete abilitati anche nella A043! Vedi qui.

Pag. 3, C1 (la guida di OS è un po' lunga, vedi qui). Dovete compilare questa pag. tante volte quante sono le graduatorie a cui siete iscritti (ad esempio...clicca qui). Selezionate il vostro titolo di studio. Per i tieffini si seleziona la casella "N. TFA" in tutti i fogli che corrispondono ciascuno ad una CDC, MA dovete selezionare ANCHE quella "con 42 punti..." SOLO per la graduatoria in cui volete inserire il punteggio totale.

RICORDO: 30 punti per il TFA, 12 per l'anno scolastico (NON POSSIAMO CONTEGGIARE ALCUNA SUPPLENZA, vedi qui) = 42 a cui si aggiungono i punti di abilitazione (da 4 a 12).
Per le CDC in cui siamo abilitati (anche a cascata) e in cui non vogliamo mettere punti, invece, ai 12 (max) del voto vanno sommati solo 6 punti.
I PAS oltre ai punti del voto (da 4 a 12) devono aggiungere 6 punti (in tutte le CDC in cui risultano abilitati, anche a cascata).
Per un breve riepilogo, vedi tabella A, parte A (cliccare qui oppure qui).

A partire dalla sezione C2 vanno indicati i titoli professionali e culturali (sulle certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR vedi qui).
Se li avete già dichiarati in terza fascia DOVETE REINSERIRLI NUOVAMENTE e scrivere tante pagine quante sono le graduatorie a cui volete iscrivervi.
I titoli devono essere acquisiti entro la data di conseguimento dell'abilitazione (vedi qui e qui) e vanno valutati sempre sulla base della tabella A (punti C e segg. vedi qui).

Pag. 6. Attenzione al servizio! Si può inserire solo in una graduatoria: dovete scegliere voi! Ovviamente rimane la consueta distinzione fra servizio specifico e non specifico.

Le pagine 7 e 8 sono inutili e riguardano chi è abilitato in strumento.

Le pagine 9 e 10 sono semplici da compilare e vanno presentate in una sola copia (si applicano a tutte le grauatorie).

Dove mettere i punteggi?
Si tratta di un problema decisivo e di non semplice soluzione.
La prima cosa da fare è capire in quale cdc si lavora di più.
Potenzialmente nella nostra regione si riesce a lavorare un po' ovunque in tutte (penso a lettere: A043-50-51 e 52) le Cdc (con l'eccezione della A052: in questo caso le supplenze sono più rare), tuttavia occorre spesso spostarsi e di molto.
Uno strumento utile può essere il sito "Voglio il ruolo", ma è essenziale controllare di prima mano le graduatorie di ciascun istituto (si dovrebbe trovare nel sito di ogni istituto alla voce albo online).
Un'altra possibilità riguarda la disamina delle immissioni in ruolo (vedi qui), o dei pensionamenti (vedi qui e qui), tanto per vedere quali cdc sono più o meno affollate.
A mio parere, però, si tratta di dati da interpretare con attenzione perché, spesso, si va ad annate (un anno ci sono più pensionamenti, l'anno dopo molti meno). Per di più non dimentichiamoci che, anche se il ruolo è la prossima tappa (quindi occorre fare da subito simili calcoli), ora dobbiamo puntare alle supplenze. Ergo, è meglio consultare le graduatorie d'istituto di ciascuna scuola.

In quali scuole si lavora?
Prima ho accennato alle graduatorie di lettere: è possibile trovare supplenze di ogni tipo (salvo A052) nella maggior parte del territorio, escludendo le province poco popolate (con l'eccezione di quelle di montagna, in cui si lavora molto, a patto di fare tanti chilometri).
In città si trova posto nelle scuole dei quartieri più disagiati che, però, offrono rischi da non sottovalutare (genitori o ragazzi che alzano le mani sui docenti!).
Fuori città, invece, ci sono maggiori possibilità e questo vale anche per i licei (parlo di supplenze lunghe), tuttavia non mancano mai occasioni pure nelle città (penso sempre alle scuole superiori).
Le cdc A043 e A050 sembrerebbero offrire più chances, ma anche la A051 non è male.
Tanto per fare un esempio, negli anni scorsi sono stato contattato da una scuola superiore di un paese a 30 km dal capoluogo (tutte supplenze A051 dai 3 mesi in su!): l'istituto aveva esaurito le proprie graduatorie e mi ha chiamato da quella di un'altra scuola (per di più all'epoca avevo pochi punti...)! 

Ma allora, in quale Cdc conviene inserire i punti?
Dipende anche dal caso singolo, non solo dalla provincia o dalla disponibilità di cattedre.

Chi non ha punti di servizio può scegliere con maggiore libertà e mettere i 42 punti del TFA dove vuole (=dove preferisce insegnare). Se mi trovassi in questa situazione punterei alla A050 (o alla A051), visto che il clima di classe è molto più positivo rispetto alle medie.

Chi ha servizio deve fare due calcoli in base alla cdc in cui ha lavorato di più in passato, per non veder dimezzati i propri punti (ad esempio se ho 12 punti di A050 conviene che scelga l'A050 per non vederli dimezzati in A043...dimezzare il punteggio del servizio può far perdere molte posizioni=supplenze). Io, purtroppo, nel triennio 2011-2014 avevo scelto soprattutto scuole medie perché avevo bisogno di rimanere vicino a casa, quindi, se non voglio perdere i punti A043, sono vincolato lì. Non trovo semplice insegnare alle medie (l'età dei ragazzi è proprio difficile) e le supplenze alle superiori me lo hanno confermato (trovo i CFP più semplici delle medie...).
Per il momento rimarrò nella A043, ma cercherò di prendere l'abilitazione anche nella A051 con il TFA III ciclo (in modo da avere 2 abilitazioni e da spendere i 42 punti anche lì). Va bene, visto il costo rinfacciatemi pure che...

Bene, terminato il modello A3, perché dovrei compilare il modello A4 (nel link c'è solo il fac-simile)? Che cos'è?
Si tratta di una dichiarazione scritta che attesta il raggiungimento dell'abilitazione e serve per collocarci in testa alla III fascia (proprio in quanto abilitati, ordinati in base al vecchio punteggio della terza fascia): dal momento che ci vorranno mesi ad inserirci in II fascia (c'è chi parla di novembre...), conviene compilarlo per non perdere giorni di servizio.
Dovrebbe essere pubblicato il 18 agosto su Istanze on line (vedi qui), ma non scommetterei sulla puntualità del Miur...

Ricordo, per finire, una variabile decisiva ed imprevedibile: l'impatto che la nuova riforma e l'organico funzionale avranno sulle supplenze. Motivo per cui bisogna fare la tara alle considerazioni precedenti.

2) Veniamo al concorso 2016.
Si sa poco ed è ancora tutto da decidere.
Intanto bisogna aspettare dicembre, sempre che la befana non voglia bandirlo il mese successivo (era previsto il bando entro l'estate, poi entro il primo ottobre ora dicembre...).
Sembra che, "finalmente", sarà meno nozionistico (si veda qui) perché, invece di prove su quanto abbiamo studiato all'università (e che dovremo insegnare!), si punterà UNICAMENTE sui contenuti didattici, metodologici e pedagogici.
Ergo: entreranno anche gli asini, altro che merito (quindi...).
Pur con tutti i suoi difetti, il concorso precedente (2012) era più bilanciato visto che, accanto ai contenuti, certificava comunque la capacità di trasmetterli (con l'ultima prova, che era la simulazione di una lezione). Senza contare, poi, che quando saremo di ruolo ci toccherà essere giudicati nuovamente nell'anno di prova...

3) Ci sarà un nuovo TFA?
Oltre alle anticipazioni che ho inserito nello scorso post, il 15 luglio il ministro Giannini ha confermato le voci. Riporto integralmente, di seguito, l'articolo di Orizzonte scuola ricordando come il problema saranno i tempi di attivazione del percorso, viste le vergognose esperienze precedenti.

"Il prossimo bando TFA dovrebbe essere emanato entro fine anno e verosimilmente potrà essercene anche un altro" Sono le parole del Ministro Giannini, in risposta ad una lettrice del Messaggero.
"Il prossimo ciclo, il terzo, uscirà entro la fine di quest'anno e verosimilmente ce ne sarà almeno un altro, perché il passaggio da questo regime che prevede un concorso e quello che prevede le lauree abilitanti richiederà un tempo di almeno tre anni – spiega Giannini –  Ricordo però che il Tfa non è vincere un concorso per essere assunti. Qualcuno ha raccontato questo… Mi dispiace, ha creato un'illusione assolutamente infondata. Il Tfa è un titolo di abilitazione. Lo Stato deve garantire concorsi regolari. Noi quest'anno faremo un concorso per circa 60 mila posti per una platea di circa 180 mila candidati. Uno su tre avrà l'opportunità di andare in ruolo a partire da settembre 2016 (il precedente concorso, quello del 2012, a 12 anni da quello del 2000, metteva a disposizione 12 mila posti per 100 mila candidati)".
Dunque, si conferma l'attivazione del terzo ciclo TFA, come avevamo già anticipato TFA III ciclo: da Miur rassicurazioni su attivazione.
L'abilitazione è il titolo di accesso utile per partecipare al concorso a cattedra, che - stando alle promesse del Governo - da ora in poi dovrebbero svolgersi con regolarità e su un numero rigoroso di posti.
Il primo di questi concorsi, per chi avrà già acquisito l'abilitazione, è atteso entro il 1° dicembre 2015. 60 mila posti per 180 mila candidati.

giovedì 2 luglio 2015

Un nuovo TFA?

Dopo numerose pressioni, il vice dirigente del Miur Rocco Pinneri ha confermato l'attivazione del III ciclo TFA, anche se non si sa ancora nulla riguardo alla tempistica. Con buone probabilità, facendo riferimento alle indizioni dei precedenti cicli, possiamo supporre che il bando avrà luce nella primavera 2016. Ma questa è solo una supposizione. La cosa certa è che ci sarà un TFA III.

Inserisco di seguito il post di Luciano Sasso (https://www.facebook.com/groups/965223783508783/permalink/968761423155019/) da cui possiamo trarre le informazioni:

"RIASSUNTO DELLA MIA TELEFONATA DI STAMATTINA COL DOTTOR PINNERI :
Innanzitutto vi ringrazio per la grossa adesione al mio (nostro) gruppo facebook: se il dottor Pinneri mi ha permesso di parlare con lui è solo perché avevo voi dalla mia parte. Sono stato autorizzato, quindi, a riportarvi le notizie di cui sono venuto a conoscenza.
Sebbene il terzo ciclo TFA era nell’intenzioni politiche per il 2015 del ministro Giannini, visti i tempi tecnici, un TFA bandito nel 2015 sembra abbastanza improbabile.
La discussione del ddl “La Buona Scuola”, infatti, si è protratta per troppo tempo; nel frattempo il ministero non poteva avviare una procedura di reclutamento insegnanti (il TFA) che potesse contrastare fortemente con una nuova eventuale procedura, uscita dalla discussione parlamentare.
Ora, però, visto che il testo del ddl alla Camera verrà approvato senza troppi problemi allora il ministero si è sbilanciato nel dirmi che CI SARà UN TERZO CICLO TFA - le procedure di avvio del TFA 3 sono state avviate proprio in questi giorni - e probabilmente anche un quarto (ma questo è ancora presto per dirlo).
La certezza ministeriale di un terzo ciclo TFA deriva soprattutto dalla volontà politica di permettere ai non abilitati, nell’attesa del nuovo metodo di reclutamento, di intraprendere la strada dell’insegnamento.
Tuttavia, i non abilitati non possono pretendere di fare ricorso al Concorso 2015 reclamando che per loro non c’è stata l’attivazione di un percorso abilitante nel 2015 (sempre nell’ipotesi che non ci sarà: di questo non c’è ancora la certezza!). Infatti, fosse anche uscito il bando a maggio 2015, l’abilitazione sarebbe stata conseguita solo nel 2016, ben dopo lo svolgimento del concorso.
Questo è tutto quello che mi è stato detto. Ringrazio il Dottor Pinneri per la chiarezza e disponibilità.
Io aggiungerei : visto che ancora i tempi non sono certi, io continuerei a pressare con le firme per l’uscita del bando in questo periodo. Per qualsiasi domanda, scrivetemi in questo post pubblico!"

Dai che c'è speranza!
A mio parere si tratta di una notizia fondata, dato che il Miur vorrà evitare di essere sommerso da contenziosi. Per di più penso che il prossimo concorso, benché riservato agli abilitati, possa essere aperto anche ai non abilitati che facciano ricorso, essendoci stati solo 2 corsi abilitanti dal 2008 ad oggi.

mercoledì 3 giugno 2015

La buona scuola...

Pochi articoli sintetizzano meglio di questo (http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=21504#more-21504) ciò che è e rappresenta la pessima riforma definita buona scuola
(il minuscolo è voluto).
E' lungo, ma vi invito a leggerlo e condividerlo.

domenica 26 aprile 2015

Proposte alternative...

Mentre il DDL è in discussione, non si contano le proposte per modificare il canale d'accesso all'insegnamento. Parlare di tutte è impossibile e inutile, visto che verranno modificate o eliminate durante i lavori, ma è utile capirne alcune, almeno quelle che potrebbero hanno più probabilità di adottate.

La settimana scorsa sembrava che il governo proponesse (come indicato ne "la buona scuola", il minuscolo è voluto) le solite lauree abilitanti, ossia, l'obbligo di frequentare una laurea specialistica (o magistrale) apposita in cui sarebbero stati appositamente inseriti esami di pedagogia (obbligatori e al posto di molti crediti in materie disciplinari). Il risultato? Una laurea spendibile solo nel mondo della scuola e decisamente meno formativa delle attuali! Per di più nella proposta iniziale del governo vi era comunque un semestre di tirocinio obbligatorio DOPO la specialistica. Lo sbarramento, per limitare il numero di futuri docenti, era previsto dopo la triennale e prima dell'iscrizione alla specialistica.

Più articolato l'emendamento delle onorevoli Malpezzi e Ghizzoni (la fonte più dettagliata è questo articolo de "Il fatto quotidiano", vedi qui). Lo riassumo in maniera schematica e, spero, chiara.

- Laurea triennale 3 anni.
- Laurea magistrale 2 anni.
- N° variabile (per classe di concorso) di cfu disciplinari da recuperare nei 5 anni (come oggi...speriamo!).
- N°36 cfu da recuperare nelle (inutili) discipline pedagogiche nei 5 anni. Se non si vogliono impiegare i cfu disciplinari a scelta (perché si vuole curare la preparazione nelle materie che si andranno ad insegnare) bisogna preventivare (almeno) un semestre in più all'università!

Aspettate che arriva il bello!

- Concorso per essere assunti.
Se si vince si fanno 3 ANNI di apprendistato e lavoro:
                 - 1 anno come il TFA, con corsi universitari (ma senza tirocinio);
                 - 2 e 3 anno di tirocinio a scuola sotto la supervisione di un tutor;
                 - NON SI PAGHERANNO i 3000€ del TFA e si percepirà uno stipendio, ma molto ridotto: "si può ipotizzare uno stipendio minimo di 400 euro mensili" (ovviamente si faranno le stesse cose degli altri docenti, ma a 400, magari 500€ invece che a 1200!).

Oltre ai ben 36 cfu pedagogici, che rallenteranno la carriera universitaria e che sono del tutto inutili, visto che ci sarà un anno di formazione dopo il concorso (con ancora tanta inutile pedagogia), sorgono problemi ben più seri perché il contratto con cui saremo assunti (mi inserisco anch'io per solidarietà) dopo il concorso dovrà essere necessariamente diverso da quello degli altri insegnanti (quelli a 1200€/mese) e:

1) chi ci assicura che saremo realmente assunti (i legislatori potrebbero inserire nella legge l'obbligo di assunzione "previa la disponibilità di posti lasciati liberi dai pensionamenti o salvo la necessità di ulteriori risparmi sul personale").
2) Chi ci assicura che saremo assunti alle stesse condizioni dei predecessori?
 
3) Il nuovo contrattino rallenterebbe di tre anni gli scatti stipendiali, che vengono conteggiati persino a precari e supplenti, come dimostrano le sentenze (fatalità il nuovo percorso dura tre anni e gli scatti sono triennali).

4) E la pensione? Quanto sarà bassa la nostra pensione se prenderemo nel primo triennio solo 400€?

E' ovvio che si tratti di una riforma volta a tagliare in maniera subdola.

Sembra persino migliore il sistema attuale (che si presenta così):
- Laurea triennale 3 anni.
- Laurea magistrale 2 anni.
- N° variabile (per classe di concorso) di cfu disciplinari da recuperare nei 5 anni.
- TFA di 1 anno a 3000€.
- Concorso e assunzione a tempo indeterminato (con lo stesso contratto degli altri) a 1200€/mese.

Noterete che ci conviene economicamente di più il TFA a 3000€ (facilmente recuperabili, una volta assunti con uno stipendio decoroso, o anche come precari licenziati d'estate) di 400€ guadagnati al mese (anche se fossero 800€!) per tre anni.

In più la preparazione disciplinare e la spendibilità delle nostre lauree è più curata oggi: per fare i 36 cfu pedagogici molti si troverebbero a inserirli come crediti liberi, a scapito delle discipline caratterizzanti.

Cos'è che non funziona nel sistema attuale (escludo la discussione sul numero degli abilitati, superiore alla reale disponibilità di posti)? 

Semplice! I percorsi e le soluzioni già attivate hanno scadenze precise (TFA e concorsi ogni anno o ogni 2), ma queste non vengono rispettate (i ritardi burocratici del Miur sono solo un modo per farci disperare ed evitare nuovi precari storici...visto che non siamo in graduatoria ad esaurimento...).
Con questo non dico che il sistema attuale sia perfetto sulla carta, ma il prossimo sembra di gran lunga peggiore...sempre sulla carta.
Ovviamente siamo in Italia e il Miur potrebbe in qualche modo rallentare anche il nuovo percorso così come ha fatto nel caso dei TFA!

Se trovate errori scusatemi tanto e segnalatemeli...ho scritto molto velocemente e non ho il tempo di rileggere (i tieffini non hanno tempo).

mercoledì 11 marzo 2015

Chi non muore...

...è perché deve finire di studiare...

Mi pare una vita che non riprendo in mano il blog!
Purtroppo anche nei prossimi mesi avrò poco tempo a disposizione...

Avevo immaginato di inaugurare il nuovo anno con un post ricco di consigli ai neolaureati, purtroppo l'altissimo numero di proposte governative (di vita sempre molto breve) mi rende impossibile stilare ora consigli precisi: aspetterò i prossimi decreti prima di offrire un decalogo vero e proprio.

Stessa questione riguarda i docenti che hanno frequentato PAS e TFA e sono in attesa di sapere se riusciranno ad essere subito assunti o se dovranno sostenere un concorso (il decreto tarderà...e quindi anche il concorso: vedi qui). L'unico consiglio che posso dare è di accettare tutte le supplenze che arrivano (per chi è in graduatoria) perché il "servizio" conta molto nei concorsi.

Per chi è fuori le graduatorie non tutto è perduto, ma...

Valutate bene la vostra vocazione all'insegnamento!

Anche se alcuni provvedimenti presenti nella bozza del DDL in arrivo sembrano essere stati smentiti (ad esempio i ridicoli scatti di anzianità e merito, ma i superpoteri ai presidi rimarranno), il settore scuola rimane sotto la lente d'ingrandimento di politicanti senza scrupoli che vogliono distruggerlo partendo dall'affamamento degli insegnanti (vedi qui e qui: prima o poi lo faranno).
Quindi, ripeto, valutate bene.

Se insegnare è il vostro sogno che fare nel frattempo?
Lavorate e lavoricchiate (se non volete prendervi un lavoro serio, ma temporaneo) inviando la MAD (messa a disposizione) ai presidi di tutte le scuole che volete (inviate una lettera di presentazione con la vostra richiesta e allegate il curriculum). Una volta finite tutte le graduatorie potrebbero chiamarvi (a me è successo, molto raramente, ma vale la pena provare).

Fate ripetizioni e, per essere in regola, provate a chiedere un contratto di prestazione occasionale a scuole private non riconosciute dallo Stato o associazioni culturali di vario tipo: voi portate i clienti, questi pagheranno la scuola e poi andrete a ritirare i voucher. Il vantaggio? La scuola terrà la contabilità e vi metterà in regola. Lo svantaggio? Lavorare per qualcuno che potrebbe sfruttarvi se non state attenti.

Ovviamente potreste fare tutto da soli, ma è macchinoso se volete pagare le tasse.

Anche le scuole di lingue offrono discrete opportunità, ma non potrà mai essere la vostra unica occupazione.

Cercate di recuperare tutti i crediti necessari ad insegnare le materie che preferite (vedi qui, ma consiglio di leggere le tabelle dei decreti indicati qui, perché il precedente collegamento, anche se ufficiale, è da aggiornare) e, se volete abilitarvi, fate pressione affinché venga istituito un nuovo TFA (su Facebook ci sono molti gruppi di aspiranti abilitati).



A tutti, invece, segnalo un interessante articolo di Orizzonte Scuola. Riguarda i pensionamenti.
E' sempre utile vedere quali sono le province o le classi di concorso con maggiori possibilità, anche se, in realtà, i dati cambiano di anno in anno (e questi non sono nemmeno definitivi, vedi qui).

A presto!