lunedì 29 ottobre 2012

Per sorridere...

Visto che mancano novità e buone notizie (anche se queste ultime, in realtà, non sono mai arrivate) condivido un'immagine simpatica trovata sul web. Dalla faccia la signora sembra un po' schifata, no?


venerdì 12 ottobre 2012

La strategia di Profumo: il bastone e la carota.

 Fonte: http://nonvolevofarelaprof.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/10/12/lettera-molto-seria-di-una-insegnante-al-ministro-profumo/


Egregio Signor Ministro,
ho letto come tutti la sua proposta di aumentare dall’anno prossimo a noi professori l’orario a 24 ore di docenza in classe. Gratis, naturalmente, nel senso che queste ore in più non saranno seguite da alcun aumento di stipendio. Ce lo chiede l’Europa, dice lei, per adeguarci agli standard degli altri paesi comunitari. E sarà vero, se Lei lo dice. Ma, da docente, non capisco perché, a questo punto, anche il mio stipendio non si dovrebbe adeguare a quello dei colleghi stranieri, che è notevolmente più alto.
Ma anche lasciando stare i soldi, Egregio Signor Ministro, a farmi star male è proprio tutto il tono delle interviste da Lei rilasciate sull’argomento, a cominciare da quel “Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini. Se Lei per primo, signor Ministro, ha una così alta considerazione della nostra categoria da considerare gli insegnanti equiparabili ai somari, cominciamo bene.

Entrando però nello specifico del Suo provvedimento, ci sono parecchie cose che non mi tornano (del resto sono un asino, me l’ha cortesemente fatto capire Lei).
Per esempio mi sfugge come alzare per tutti a 24 ore la presenza in classe dovrebbe portare automaticamente un miglioramento della qualità dell’insegnamento. A scuola, e sono la prima a riconoscerlo, ci sono anche docenti che fanno poco o nulla. Ma non certo per una questione di orario. Ora poltriscono per 18 ore, fategnene fare 24, poltriranno per 24 in classe, esattamente allo stesso modo.
Chi invece si troverà nelle peste causa aumento dell’orario di docenza saranno quegli insegnanti che lavorano bene. Perché vede, Egregio Signor Ministro, da quanto si capisce queste ore in più, che farò gratis et amore dei, non saranno ore aggiuntive nelle mie classi. Fosse così, sarei anche contenta. Attualmente io alle medie ho 6 ore di italiano, 4 di storia e geografia. Vogliamo aumentare la qualità dell’insegnamento? Concedetemi di farne almeno 8 di Storia e Geografia e due in più di Italiano per classe. Potrei lavorare meglio, approfondire il programma, avere più tempo per i recuperi di chi rimane indietro e per fare esercitazioni.
No, quelle 6 ore in più serviranno ad ammollarmi un’altra classe da seguire, e risparmiare così i soldi dello stipendio di un collega. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che io già oggi, con le classi stipate di 27/30 alunni, ho circa 90 ragazzini da seguire con le mie 18 ore; con 24 ne avrò circa 120. non voglio neanche pensare ai colleghi di altre materie, tipo lingue. Secondo lei, facendo anche un mero conto a spanne, la qualità del mio insegnamento migliorerà?

No, peggiorerà. Perché adesso le ore a casa, nel pomeriggio, quelle che tutti credono dedicate al riposo, le passo a correggere pacchi di compiti, temi, test di grammatica: sono almeno quattro a quadrimestre, tacendo di quelli che assegno per casa e dei compitini di Storia e Geografia. E altro tempo lo spendo perché, pensi un po’, mi devo preparare le lezioni che tengo in classe: sono asina, che vuole, non sono capace di entrare alla mattina improvvisando. Ho bisogno, la sera prima, di prepararmi gli schemi, il materiale da consegnare, pensare a cosa dire perché poi ogni classe è diversa, e la lezione va impostata in modo differente.
Tutto questo, Egregio Signor Ministro, lo faccio oltre alle ore in cui sono in classe, ma è sempre lavoro. E sono costretta a farlo a casa non perché sono privilegiata, ma per un semplice motivo logistico: a scuola, dove è la mia sede di lavoro, non ho né un ufficio né una scrivania, e il computer che uso per trovare i materiali o crearli è quello che mi sono comprata con i miei soldi, perché la scuola non me lo dà.
Evidentemente ai tecnici del suo Ministero e a Lei tutto questo sfugge, perché pare che mi sia computato come “lavoro” solo il tempo che passo in classe, e tutto il resto non esista. Bene, ne prendo atto. Ma la conseguenza di tutto ciò è che, aumentandomi il tempo di docenza e il numero di alunni, avrò meno spazio per fare il resto. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che ridurrò giocoforza il numero di compiti scritti, riciclerò i materiali uguali per ogni classe senza personalizzarli. Finirò per lavorare di meno a casa e sicuramente peggio a scuola: non per cattiva volontà mia o per deliberata voglia di sabotare il Suo meraviglioso progetto, ma per forza di cose. Quindi il grande risultato della Sua idea non sarà, come dice, aumentare l’efficienza della scuola e la qualità, ma peggiorarla: chi non ha mai fatto un tubo continuerà a non fare nulla, chi invece riusciva bene o male a insegnare qualcosa, si vedrà costretto a ridurre quanto prima era sempre riuscito a fare, perché lo sforzo fisico di stare anche solo cinque ore di fila in classe con ragazzi adolescenti e preadolescenti, con i quali non ti puoi distrarre un attimo, si farà sentire.

Per cui, Egregio Signor Ministro, da docente che ogni giorno entra in classe, questo le volevo dire. Approvi pure il nostro aumento di ore di docenza, per altro passando a tutti il messaggio che noi insegnanti siamo degli scansafatiche privilegiati che fino ad oggi han lavorato poco. Avrà il plauso popolare e Le riuscirà di certo, perché la società, dopo anni di martellamento mediatico, ne è già convinta, e la applaudirà. Ma non gabelli questo taglio per uno strumento per aumentare la qualità della scuola, o migliorare l’efficienza di noi docenti. E’ solo l’ennesimo taglio imposto ad una categoria che al momento non ha la forza di opporsi, né i mezzi, perché non facciamo neppure un lavoro considerato socialmente fondamentale, come i tassisti, ad esempio. In fondo siamo solo quelli che formano le prossime generazioni: degli asini che meritano un po’ di bastone e manco la carota, ha ragione Lei.

sabato 8 settembre 2012

Concorso: tra illusioni e mezze speranze.

Come sapete tutti è in arrivo un concorso, anzi, secondo il piano di Profumo (cambiato più volte, a dir la verità), più di uno (rimando a questo articolo di Orizzonte scuola). Lo scopo è quello di dare un posto fisso (teoricamente) a un numero esiguo di docenti (11.891 circa). Chi può concorrere?
Gli abilitati, prima di tutto, ma anche chi non è in possesso di abilitazione.
Anche se il decreto deve ancora uscire (bisogna aspettare il 24 settembre) ci si può basare sulle norme valide nei precedenti concorsi. Consiglio di leggere questo pdf preparato dalla UIL e l'articolo di Orizzonte scuola sullo stesso argomento. Non è molto da leggere, ma vi faccio un riassunto.

Possono aderire al concorso:
- i precari (privi di un posto fisso) abiltati;
- i non abilitati solo se:
                      1) alla data dell'entrata in vigore del presente decreto saranno in possesso di un titolo di laurea, ovvero di un titolo di diploma conseguito presso le accademie di belle arti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e gli istituti musicali pareggiati, gli ISEF, che alla data stessa consentano l'ammissione al concorso. [NON NOI, ma chi insegnerà ed. fisica, ed. musicale e storia dell'arte];
                      2) hanno conseguito la laurea entro gli anni accademici 2001-2002, 2002-2003 e 2003-2004 se si tratta di corso di studi di durata rispettivamente quadriennale [il nostro vecchio ordinamento], quinquennale [eccoci qui!] ed esaennale [Caspita! Invece di andare alle superiori dovevo iscrivermi all'università!].

Ma c'è ancora speranza (cfr. Decreto Interministeriale 460/98, comma 4):
[da qui cito Orizzonte scuola sottolineando le parti più interessanti]

Fino a quando in una classe di concorso non vi sarà una sufficiente disponibilità di abilitati per un adeguato reclutamento, è ammessa la partecipazione al relativo concorso di candidati anche non abilitati. A tal fine se il numero di domande presentate per una classe di concorso a cattedre, per titoli ed esami, risulti inferiore al triplo rispetto alla previsione dei posti da conferire alle nomine nel periodo di vigenza delle graduatorie del concorso, i termini per la presentazione delle domande vengono riaperti ammettendo al concorso stesso anche gli aspiranti privi di abilitazione, purché in possesso di una laurea che consenta l'accesso all'abilitazione corrispondente.

Pertanto il decreto prevede la partecipazione al concorso anche per aspiranti non abilitati, ma il conseguimento dell'abilitazione avverrà solo con la nomina a tempo indeterminato, non con l'acquisizione dell'idoneità, come avvenuto nell'ultimo concorso del 1999.

Gli idonei [chi vince il concorso], cioè coloro che sarebbero collocati nella graduatoria del concorso solo per il tempo relativo al suo scorrimento prima del successivo concorso, potrebbero acquisire l'abilitazione se per scorrimento fossero destinatari della nomina a tempo indeterminato.[Quindi senza TFA!]

Se non interverranno modifiche legislative, come sottolinea la UIL, l'abilitazione non potrà essere disgiunta dall'esito positivo del concorso in relazione al numero dei posti assegnati per ogni procedura concorsuale.

Potrebbe dunque verificarsi (poniamo sempre il condizionale dato che l'emanazione del bando di concorso sembra essere ammantata da molte ombre) che un candidato partecipi al concorso in virtù delle eccezioni previsti dal DM 460/98 ma se non rientreranno nel numero dei vincitori, cioè di coloro che acquisiranno il contratto a tempo indeterminato, dovranno proseguire l'iter per il conseguimento dell'abilitazione attraverso il percorso ordinario, cioè il Tirocinio formativo attivo (TFA) previsto dall'art.15 del dm 249/10, procedura dalla quale sicuramente molti aspiranti docenti vorranno svincolarsi, date le polemiche che ne hanno accompagnato l'avvio.

 Detto ciò, quante possibilità abbiamo di poter accedere al concorso e di vincerlo?
Penso sia più facile (e meno costoso...) vincere la lotteria visto che il numero di precari abilitati (più o meno sono tanti così) è molto più alto dei neolaureati non abilitati. In ogni caso lo sapremo presto.
Il 24 settembre verrà pubblicato il bando di concorso e potrebbero esserci novità.
Ciao!!
;-)

P.S.
Buona scuola!

mercoledì 22 agosto 2012

Tra (con)corsi e ricorsi storici

Senza commentare la delusione per i risultati del primo test TFA,
il profondo ribrezzo per la tipologia dei quesiti e gli errori
(senza tener conto del clima pesante creato da alcuni insegnanti che sorvegliavano i candidati durante la prima prova a Padova)
e l'empia morale (scusate, ho appena fatto rip di latino e ho la parola "empietà" in testa!) insita in tutto il percorso di abilitazione (pagano -e salato- i soliti, ovviamente i precari e disoccupati futuri insegnanti, per finanziare le università e -indirettamente- il ministero...e ovviamente il numero dei futuri abilitati è -e sarà- sempre più esiguo!)...
segnalo questo link da Orizzonte Scuola che presenta i principali ricorsi alla prima prova del TFA (non tutti i ricorsi sono uguali: scegliete quello più "adatto a voi", alla vostra situazione e tenete conto che potrebbero essere altri soldi "diversamente ben spesi" -il altre parole...buttati-).
Ovviamente per chi pensa già alla pensione c'è il tema del riscatto dei cinque anni d'università.
L'Inps ci dice come, quanto e, soprattutto, chi pagare: http://serviziweb2.inps.it/RiscattiLaurea/SimulazioneStartGuest.do. Non si tratta di una questione senza senso: più passa il tempo più costa il riscatto degli anni di studio!
Auguro a tutti una buona estate, possibilmente fresca ed "abilitata"!
;-)

sabato 7 luglio 2012

Sedi degli esami ed esercitazioni.

Poco a poco stanno uscendo le sedi (patavine) degli esami d'accesso al TFA.
La pagina web è questa: http://www.unipd.it/corsi/formazione-iniziale-degli-insegnanti/tirocinio-formativo-attivo-tfa
Segnalo questo sito (http://www.informaquiz.it/content/esame-tfa-tirocinio-formativo-attivo-simulazione#contenitore) che simula la prima prova del TFA. Un GRAZIE a Martina De Barba per la segnalazione!
Cercherò di organizzare qualcosa per il 25 luglio -dopo la prova-, magari un pranzo o una cena (non parlo di pizza perché fa CALDO!!!).
In bocca al lupo a tutti!!!

venerdì 8 giugno 2012

Simulazione!

Orizzonte Scuola propone simulazioni on line del primo test del TFA.
Vi giro i link: http://diventareinsegnanti.orizzontescuola.it/2012/05/24/simulazione-test-di-accesso-per-il-tfa-con-graduatoria-finale-gratis/
http://www.edises.it/intermedia_orizzonte.php
In bocca al lupo a tutti!! (Per l'esame vero, intendo!)

mercoledì 23 maggio 2012

Congelamenti estivi

Il TFA NON si congela.
Come mai, visto che la SSIS si poteva congelare?
Non è dato sapere.

Quindi vedete tutti di non fare figli e di non contrarre patologie (di qualsiasi genere e gravità) che compromettano la vostra frequena al TFA; cercate anche di non...essere già iscritti (ovvio, chi si iscriverebbe a un Master adesso, un mese prima del TFA? Chi si è iscritto a un master o a un dottorato lo ha fatto da mesi -e ora è fregato!-)...a corsi quali Master o dottorati: nessuno vi consentirà l'iscrizione e il successivo congelamento, nessuno piangerà per voi (anzi, rideranno per i soldi che spenderete per niente).



Dopo un paio di settimane di attesa è arrivato il tanto atteso responso dei tecnici del MIUR:
NON è possibile, per un dottorando (si parla solo di dottorandi, ma non si apre la possibilità di congelare il TFA ad altri), congelare il TFA.
Specifico subito che il risponso dei tecnici non si basa su alcuna norma: il congelamento del TFA non è mai stato escluso né previsto. C'è un vuoto normativo che è stato colmato, ora, da una risposta affrettata.
Torniamo a noi (dottorandi): se tentassimo il concorso quest'anno e, in caso di vittoria, non volessimo rinunciare al dottorato, dovremmo ritentare l'esame d'accesso al TFA l'anno dopo (=centinaia di euro nelle tasche delle università).
La "bella" notizia è che è possibile congelare il dottorato nel caso ci si voglia iscrivere al TFA.
Lo dice lo stesso ministero.
Senza farvi perdere altro tempo vi rimando alle pagine web con le notizie ufficiali:
Orizzonte scuola
Miur (risposta 8)
Per quanto mi riguarda non congelerò mai il dottorato (o almeno non quest'anno):
lasciare e riprendere una tesi può essere rischioso...

martedì 15 maggio 2012

14-05-2012 Chiarimenti del MIUR ai sindacati

Nella giornata di ieri si è svolto un incontro per chiarire alcuni punti critici del TFA.
Preciso fin da subito che non riguardano la possibilità di congelare il TFA, tema molto caro a chi sta frequentando corsi quali dottorati di ricerca, Master, ecc... La risposta a questo quesito è -speriamo- in arrivo.

La fonte è orizzonte Scuola (questo il link all'articolo).
Mi permetto di evidenziare in grassetto i punti più importanti.


Sui TFA ordinari
Le OO.SS. hanno fatto rilevare, tra i tanti, in particolare i problemi operativi di seguito riportati.
- Manca ancora una chiarificazione circa le posizioni di punteggio di parità al termine delle prove di accesso laddove la normativa prevederebbe la priorità per il più giovane. Si propone invece di introdurre la deroga che consenta a tutti coloro che si trovano nella stessa situazione di punteggio di essere ammessi ai TFA. Su tale punto l´amministrazione ha dato la sua disponibilità a verificare una possibile modifica dell´attuale normativa.
- Appare grave il problema che si sta verificando in alcune regioni (Toscana, Veneto, ecc.) circa la concomitanza delle prove di alcune classi di concorso dello stesso ambito (in particolare i casi della A043 e A050 e delle lingue) che dovrebbero essere sostenute in città e università diverse nella stessa giornata [per noi il problema, in realtà, non sussiste: il test è nello stesso giorno sempre a Padova]. La proposta fatta dalle OO.SS. è quella di consentire l´iscrizione al test di accesso contemporaneamente nelle due università trattandosi di test identico. Superato il test si propone che le prove scritte siano organizzate possibilmente in giorni diversi per permettere di continuare l´iter della preselezione. Alla fine, dopo la prova orale potrà essere operata l´opzione. Appare ancora incerta l´interpretazione data dall´amministrazione circa l´attuale e vigente esistenza della classi di concorso all´interno degli ambiti di insegnamento. Resta inalterata la norma circa la validità delle abilitazione a cascata (ad es. la A050 abilita automaticamente per la A043) mentre sembra più complicato far valere l´equipollenza delle abilitazione negli ambiti (ad es. sembra più difficile far passare il principio che un abilitato nella A043 possa essere di fatto abilitato nella A050). Per il momento l´amministrazione universitaria si è detta disponibile a rivedere il meccanismo onde consentire la possibilità di iscriversi a due test contemporanei per poi definire con opzione la prosecuzione delle altre prove di preselezione (prova scritta e prova orale).
- L´amministrazione mediante faq si impegna a rispondere celermente ai quesiti rivolti dai partecipanti garantendo l´iscrizione automatica ai TFA per coloro che avevano già superato le prove di accesso alle ultime SSIS senza poter concludere il corso di formazione (cd “congelati SSIS”).
- Mancano ancora riferimenti certi per l´avvio dei TFA ordinari per infanzia, primaria e sostegno.
- Manca ancora l´attivazione dell´AFAM per ciò che concerne l´avvio necessario dei TFA per strumento e materie artistiche.
- Manca ancora una normativa chiara sul diritto allo studio per chi insegna come supplente.
- Mancano ancora regole certe circa la possibilità di frequenza dei TFA in università di regioni diverse da quelle in cui si sta lavorando come supplenti. Su tali temi l´amministrazione si è impegnata a dare risposte certe in tempi brevissimi.
- I TFA vengono fatto sulle vecchie classi di concorso. Per il nuovo regolamento sulle classi di concorso i tempi di approvazione sono di circa 12 mesi.

Sui TFA ” speciali  ”

Sarebbero rivolti solo a coloro che hanno i seguenti requisiti:
- 3 anni di insegnamento nella classe di concorso di riferimento. I tre anni sarebbero riconosciuti mediante supplenze annuali fino al termine delle lezioni, supplenze annuali fino al 31 agosto, supplenze continuative per almeno 180 giorni in un a.s.;
- il periodo che dovrebbe essere riconosciuto per il conteggio dei tre anni va dal 1999-2000 al 2011-12;
- il TFA dovrebbe essere svolto nelle università del territorio riferito all´ultimo anno di supplenza;
- potrebbero partecipare solo i non abilitati nella classe di concorso per cui ha avuto luogo la supplenza;
- i TFA speciali partirebbero in tempi brevi solo per le classi di concorso già attivate con i TFA ordinari;
- per i TFA che interessano gli ITP (TFA sia ordinari che speciali) bisogna produrre un apposito regolamento con tempi non attualmente definibili con certezza.
Le OO.SS. hanno ribadito le loro perplessità circa l´organizzazione di questi corsi.
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti ha preso atto della proposta dell´amministrazione mettendo in rilievo le seguenti criticità:
- non sembra opportuno limitare il conteggio dei 180 giorni di supplenza al requisito della continuità laddove, soprattutto negli ultimi anni, è invalso l´uso di interrompere il periodo di supplenza a Natale, Pasqua, ecc. Si propone pertanto di conteggiare 180 giorni di supplenza comunque maturati all´interno di ogni anno scolastico;
- bisogna riconoscere la possibilità di far valere l´opzione per la classe di concorso più vantaggiosa per il richiedente: negli ultimi anni di riduzione degli organici molti colleghi infatti hanno lavorato non solo nella loro classe di riferimento, ma anche in classi di concorso affini o dello stesso ambito. E´ quindi opportuno eliminare il vincolo dell´insegnamento dell´ultimo anno nella specifica classe di concorso;
- si sono espresse perplessità circa la tenuta organizzativa dei TFA speciali presso le università e per l´assoluta mancanza di riferimenti rispetto al ruolo dei tutor di scuola, funzione che non trova riscontro nell´attuale CCNL, e rischia di essere fatta gratuitamente.
Si aspetta quindi una bozza definitiva della nuova normativa che dovrebbe essere fatta con urgenza.

giovedì 3 maggio 2012

Bandi TFA

Poco a poco stanno uscendo i bandi delle università.
La pagina a cui dobbiamo rivolgerci per iscriverci è gestita dal ministero: https://tfa.cineca.it/
Per quanto riguarda le università che ad oggi hanno ufficialmente attivato la procedura d'iscrizione le trovate qui (lo indico per pura curiosità: per iscrivervi dovete cliccare il link sopra!): http://diventareinsegnanti.orizzontescuola.it/2012/05/05/bandi-tfa/
Buona fortuna a tutti!

giovedì 26 aprile 2012

Quando e come?

Il TFA si avvicina. Intanto ecco la panoramica sulle date (comprese tra il 6 e il 31 luglio).



Per quanto riguarda i titoli che potrebbero dare punti extra nella classifica finale vi rimando direttamente a Orizzonte scuola (cliccate qui), visto che ne ho già parlato.

Le università che stanno predisponendo il Tfa e che pubblicheranno i bandi le trovate a questo link (sempre di Orizzonte scuola). Ricordo che per il Veneto è indicata solo Venezia (e non Pd o Vr) perché sta gestendo Venezia le procedure amministrative in questa fase. Dopo seguiremo i corsi -a seconda dell'indirizzo- anche a Pd e Vr.

Come e quando ci si potrà iscrivere al Tfa?
Riporto di seguito, per intero, la procedura (la fonte è sempre Orizzonte scuola):

Le Università pubblicano il bando di concorso entro il 3 maggio 2012. Dal 4 maggio 2012 e fino al 4 giugno 2012 è attivata la procedura informatizzata di iscrizione on-line sul sito del Cineca.

1.    I candidati devono iscriversi al test, esclusivamente con modalità on-line attraverso il sito del CINECA al seguente indirizzo https://tfa.cineca.it/ (il sito è parzialmente attivo)
2.    Tale procedura prevede che i candidati inseriscano i seguenti dati: cognome e nome,  luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza e recapito, Università e classe di abilitazione prescelta, titoli di ammissione
3.    I dati sono trattati esclusivamente per le finalità connesse alla procedura selettiva di accesso ai corsi per il tirocinio formativo attivo.
4.    Le Università rendono disponibile le informazioni inerenti il perfezionamento dell’iscrizione, incluse le modalità di pagamento del contributo per la partecipazione al test.
5.    I titoli eventualmente autocertificati quale attestazione del possesso dei requisiti d’accesso, devono essere verificati dalle Università prima della pubblicazione dei risultati della prova scritta e, laddove l’esito di tale verifica fosse negativo, i candidati sono esclusi dalla procedura selettiva. L’Università può in ogni caso adottare in qualsiasi momento provvedimenti di esclusione o decadenza nei confronti di coloro che risultino sprovvisti dei requisiti richiesti.
6.    La procedura di iscrizione al test relativo a ciascuna classe di abilitazione si conclude con il pagamento del contributo all’Università scelta dal candidato. La ricevuta di tale pagamento costituisce prova dell’avvenuta iscrizione e può essere presentata il giorno del test, qualora il candidato non risultasse nell’elenco predisposto dall’Università.


Come si svolgerà l'esame?
 Riporto di seguito l'articolo di Orizzonte scuola dedicato a questa tematica:

Le fasi del test preliminare per l’accesso al TFA. Cosa fa il CINECA, cosa fanno le Università, cosa il Presidente di Commissione, cosa i candidati.
Cosa fanno le Università
Gli Atenei provvedono, secondo le indicazioni del MIUR, al ritiro presso la sede del CINECA – alla presenza della rappresentanza del MIUR – delle scatole sigillate in cui sono contenuti i plichi destinati ai candidati che partecipano ai test, nonché della scatola/e contenente i “fogli di istruzione alla compilazione del modulo risposte”.
Ogni Università, a cura del responsabile amministrativo, martedì 3 e mercoledì 4 luglio per la prima e la seconda settimana di svolgimento dei test, ritira presso il CINECA i plichi contenenti i test che verranno somministrati ai candidati, avendo cura di conservare in luogo sicuro e protetto il materiale ricevuto in consegna. Le stesse università al termine della seconda settimana e di ogni successiva settimana di svolgimento dei test, nelle giornate di venerdì e sabato consegneranno presso la sede del CINECA, alla rappresentanza del MIUR il materiale. Allo stesso tempo le medesime università ritireranno i plichi contenenti i test per la settimana successiva.
La o le scatole contenenti i “fogli di istruzione alla compilazione di risposte” sono messe a disposizione della Commissione anche prima dell’effettuazione del test.
I bandi di concorso, predisposti dagli Atenei, devono indicare che:
  • per lo svolgimento del test e della prova scritta deve essere utilizzata una penna nera
  • è fatto divieto di introdurre nelle aule cellulari, palmari o altra strumentazione similare, a pena di annullamento della prova;
  • il candidato deve obbligatoriamente compilare la scheda anagrafica e sottoscriverla;
  • è offerta la possibilità di correggere una (e una sola) risposta eventualmente già data ad un quesito, avendo cura di annerire completamente la casella precedentemente tracciata e scegliendone un’altra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una sola delle quattro caselle perché possa essere attribuito il relativo punteggio;
  • il modulo risposte prevede, in corrispondenza del numero progressivo di ciascun quesito, una piccola figura circolare che il candidato, per dare certezza della volontà di non rispondere, deve barrare in maniera inequivocabile. Tale indicazione, una volta apposta, non è più modificabile;
  • il candidato deve annullare, barrando l’intero foglio, il secondo modulo di risposte non destinato al CINECA;
  • il candidato, a conclusione del test, deve consegnare alla commissione tutto il materiale ricevuto eccetto il foglio contenuto nel plico sul quale risultano prestampati il codice identificativo della prova, l’indirizzo del sito web (https://tfa.cineca.it/esiti/), le chiavi personali (una username, ossia il codice del test, e una password differenti da quelle utilizzate in fase di preiscrizione) con cui accedere all’area riservata del sito nella quale visualizzare l’immagine del proprio elaborato, contraddistinto dal codice identificativo, e il punteggio complessivo;
  • è consentito lasciare l’aula solo trenta minuti prima della conclusione del test.
  • le prove sono soggette ad annullamento da parte della Commissione d’esame, qualora riportino la firma o segni idonei a fungere da elemento di riconoscimento del candidato.
Prima dell’inizio del test (per ogni giornata d’esame)
Il Presidente della Commissione d’esame o il responsabile d’aula
  • sorteggia due candidati fra i presenti in aula
  • verifica con loro l’integrità delle scatole
  • provvede quindi all’apertura delle stesse
  • provvede alla distribuzione dei plichi in relazione al numero dei partecipanti
  • consegna a ciascun candidato il “foglio di istruzione alla compilazione del modulo risposte”.
  • ha cura di redigere una dichiarazione dalla quale risulti l’integrità delle scatole, il numero dei plichi assegnati e il numero di quelli eventualmente non utilizzati. Tale dichiarazione è sottoscritta a margine anche dai due candidati sorteggiati. Nel caso in cui uno o più candidati segnalino eventuali irregolarità in merito al plico ricevuto, il Presidente della Commissione d’esame o il responsabile d’aula ne verifica l’attendibilità e, se necessario, provvede alla sostituzione del plico stesso. Detta operazione deve risultare a verbale d’aula unitamente alle relative motivazioni. I plichi sostituiti devono essere restituiti.
Ogni plico contiene:
a) una scheda anagrafica, che presenta un codice a barre di identificazione univoca;
b) i quesiti relativi al test preliminare;
c) due moduli di risposte, ciascuno dei quali presenta lo stesso codice a barre di identificazione posto sulla scheda anagrafica;
d) un foglio sul quale risultano prestampati:
- l’indirizzo del sito web del MIUR (https://tfa.cineca.it/esiti/);
- le chiavi personali (username e password) per accedere all’area riservata del sito.
La sostituzione che si dovesse rendere necessaria nel corso del test anche di uno solo dei documenti indicati ai punti b), c) e d) comporta la sostituzione integrale del plico in quanto contraddistinti dal medesimo codice identificativo. Non si provvede alla sostituzione del modulo anagrafica e, conseguentemente dell’intero plico, nel caso il candidato apporti correzioni o segni sullo stesso modulo a meno che non si creino difficoltà di identificazione del candidato: ciò in quanto trattasi di documento che rimane agli atti dell’Ateneo.
Lo svolgimento del test
Il test ha il medesimo contenuto su tutto il territorio nazionale per ciascuna classe di abilitazione
Comprende 60 domande, ciascuna formulata con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare l’unica esatta. Fra questi, 10 quesiti sono volti a verificare le competenze in lingua italiana, anche con riferimento alla comprensione di uno o più testi scritti. Gli altri quesiti sono inerenti alle discipline oggetto di insegnamento della classe.
La risposta corretta vale 0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti.
Il test ha inizio presso tutte le sedi alle ore 10.00 per le sessioni calendarizzate al mattino e alle ore 15.30 per le sessioni calendarizzate nel pomeriggio. Per lo svolgimento del test è assegnato un tempo di tre ore.
Al termine della prova
Il Presidente della Commissione o il responsabile d’aula, al momento della consegna dei moduli risposta, ed in presenza di ciascun candidato, deve trattenere, perché sia conservato dall’Università, sia ai fini della formulazione dell’elenco con l’esito sia per ogni eventuale futura richiesta di accesso ai documenti il seguente materiale:
  • il modulo di risposte non utilizzato e annullato dal candidato;
  • i fogli in cui risultano stampati i quesiti relativi al test;
  • la scheda anagrafica.
Al termine di ciascuna prova, provvede inoltre a:
a) inserire tutti i moduli risposta, in uno o più contenitori che devono essere chiusi alla presenza degli stessi candidati chiamati a verificare l’integrità delle scatole o,comunque di altri due candidati estratti a sorte;
b) apporre una firma sui lembi di chiusura del o dei contenitori;
c) invitare i due candidati a firmare sugli stessi lembi;
d) provvedere a confezionare altri contenitori in cui racchiudere: i plichi aperti perché oggetto di sostituzione; la copia del o dei verbali d’aula qualora, nel corso del test, si siano verificate situazioni degne di essere descritte in quanto influenti sul suo regolare svolgimento o, nel caso si fosse reso necessario sostituire dei plichi.
Le Università, all’avvenuta ricezione dei risultati delle prove, provvedono al ritiro, presso la sede del CINECA, dei moduli validi delle risposte in modo che tutti i documenti relativi al singolo candidato siano conservati agli atti.
La Commissione d’esame di ciascun Ateneo redige l’elenco con gli esiti dei test dopo aver abbinato i codici dei candidati e relativi punteggi ottenuti in esito alla prova con l’anagrafica in possesso dell’Ateneo.
Cosa fa il CINECA
Il CINECA è il Consorzio Interuniversitario per la predisposizione dei plichi destinati a ciascun candidato, in numero pari alle iscrizioni presentate sul sito (https://tfa.cineca.it), aumentata del cinque per cento, contenenti il materiale relativo ai test preliminari.
Il CINECA provvede anche alla stampa di “fogli di istruzione alla compilazione del modulo risposte” in numero pari ai plichi predisposti per ciascun Ateneo, nonché alla realizzazione di un filmato che viene pubblicato sul sito del MIUR al fine di consentire alle Commissioni d’esame e ai singoli partecipanti di conoscere le varie fasi che attengono ai test preliminari.
Il CINECA determina il punteggio relativo ad ogni modulo di risposte fornite dai candidati ai test preliminari
Il CINECA rende disponibili sul proprio sito:
a) nell’area riservata ai singoli Atenei (https://tfa.cineca.it/atenei/) i file con i punteggi degli studenti nel test e le risposte date alle singole domande;
b) nell’area riservata ai singoli candidati ( https://tfa.cineca.it/esiti/ ), che possono accedere attraverso le chiavi personali (username e password), il punteggio ottenuto nel test stesso, le risposte date alle singole domande e un’immagine del foglio con l’elaborato;
c) nell’area pubblica ( https://tfa.cineca.it/risultati/) saranno riportati per ogni Ateneo e classe di abilitazione, cognome e nome di ogni candidato ammesso.
Diffusione dei risultati
I risultati sono pubblicati nell’area pubblica ( https://tfa.cineca.it/risultati/) distinti per ogni Ateneo e classe di abilitazione, cognome e nome di ogni candidato ammesso.
I dati raccolti per la procedura selettiva possono essere diffusi esclusivamente in forma aggregata.

martedì 24 aprile 2012

TFA in arrivo!

Pubblico in volata questo articolo di Orizzonte scuola. Il Miur ha finalmente dato alle università le indicazioni necessarie per attivare il TFA! Ecco le news:

Decreto Direttoriale 23 aprile 2012 n. 74 di Indicazioni operative per le prove di selezione di cui all’articolo 15 del dm n. 249/10. Le Università pubblicano il bando di concorso entro il 3 maggio 2012. Dal 4 maggio 2012 e fino al 4 giugno 2012 è attivata la procedura informatizzata di iscrizione on-line. Dal 06 al 31 luglio, suddivisi per classe di concorso, i test di accesso.
Indicazioni operative per le prove di selezione di cui all’articolo 15 del decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 10 settembre 2010, n. 249
Dipartimento per l’Università, l’AFAM e per la Ricerca
DIREZIONE GENERALE PER L’UNIVERSITA’, LO STUDENTE E IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO
IL DIRETTORE GENERALE
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264 concernente “Norme in materia di accessi ai corsi universitari”;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca del 10 settembre 2010, n. 249, concernente il regolamento sulla “Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’art. 2 comma 416 della legge 24 dicembre 2007, n.244″;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca dell’11 novembre 2011 “Definizione delle modalità di svolgimento e delle caratteristiche delle prove di accesso ai percorsi di tirocinio formativo attivo di cui all’articolo 15, comma 1, del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca 10 settembre 2010, n. 249″;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca del 14 marzo 2012, n. 31, con il quale è stato definito il numero dei posti disponibili a livello nazionale per le immatricolazioni ai corsi di Tirocinio Formativo Attivo per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, per l’a.a. 2011-12;
VISTO il parere espresso in data 29 marzo 2012 dal Garante per la protezione dei dati personali, richiesto ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e, in particolare, l’articolo 154, comma 4 e 5;
RITENUTO di dover fornire indicazioni operative in merito alle modalità di svolgimento del test preliminare e delle ulteriori prove di selezione, di cui all’articolo 15, comma 5, del Decreto Ministeriale n. 10 settembre 2010, n. 249;
D E C R E TA
Articolo 1
(Disposizioni generali)
1. Il Ministero è responsabile della definizione dei contenuti e delle modalità di svolgimento del test preliminare per l’accesso ai corsi di Tirocinio Formativo Attivo di cui al DM del 10 settembre 2010, n. 249.
2. Le Università determinano autonomamente i contenuti della prova scritta e della prova orale, di cui all’articolo 15, comma 5, del DM del 10 settembre 2010, n. 249.
3. Le Università pubblicano il bando di concorso entro il 3 maggio 2012. Dal 4 maggio 2012 e fino al 4 giugno 2012 è attivata la procedura informatizzata di iscrizione on-line, di cui all’allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto.
4. Le Università curano le attività organizzative connesse allo svolgimento del test e delle prove, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con disabilità, a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni, e dei candidati con disturbi specifici di apprendimento, a norma della legge 8 ottobre 2010, n. 170.
5. Le Università nominano un responsabile del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss mm, al fine di garantire la trasparenza di tutte le fasi del procedimento, dei criteri e delle procedure per la nomina delle commissioni giudicatrici.
Articolo 2
(Procedura di iscrizione)
1. I candidati devono iscriversi al test, esclusivamente con modalità on-line attraverso la procedura di cui all’Allegato 1.
2. Tale procedura prevede che i candidati inseriscano i seguenti dati: cognome e nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza e recapito, Università e classe di abilitazione prescelta, titoli di ammissione, previa visione dell’informativa di cui all’allegato 2, che costituisce parte integrante del presente decreto.
3. I dati di cui al comma 2, sono trattati esclusivamente per le finalità connesse alla procedura selettiva di accesso ai corsi per il tirocinio formativo attivo.
4. Le Università rendono disponibile le informazioni inerenti il perfezionamento dell’iscrizione, incluse le modalità di pagamento del contributo per la partecipazione al test.
5. I titoli eventualmente autocertificati quale attestazione del possesso dei requisiti d’accesso, devono essere verificati dalle Università prima della pubblicazione dei risultati della prova scritta e, laddove l’esito di tale verifica fosse negativo, i candidati sono esclusi dalla procedura selettiva. L’Università può in ogni caso adottare in qualsiasi momento provvedimenti di esclusione o decadenza nei confronti di coloro che risultino sprovvisti dei requisiti richiesti.
6. La procedura di iscrizione al test relativo a ciascuna classe di abilitazione si conclude con il pagamento del contributo all’Università scelta dal candidato. La ricevuta di tale pagamento costituisce prova dell’avvenuta iscrizione e può essere presentata il giorno del test, qualora il candidato non risultasse nell’elenco predisposto dall’Università.
Articolo 3
(Test preliminare)
1. Il test preliminare di cui all’articolo 1, comma 1 è predisposto da una commissione di ispettori ed esperti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
2. Il test ha il medesimo contenuto su tutto il territorio nazionale per ciascuna classe di abilitazione e si svolge secondo il calendario, definito a livello nazionale, di cui all’allegato 3, che costituisce parte integrante del presente decreto.
3. Il test comprende 60 domande, ciascuna formulata con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare l’unica esatta. Fra questi, 10 quesiti sono volti a verificare le competenze in lingua italiana, anche con riferimento alla comprensione di uno o più testi scritti. Gli altri quesiti sono inerenti alle discipline oggetto di insegnamento della classe.
4. La risposta corretta vale 0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti.
5. Il test ha inizio presso tutte le sedi alle ore 10.00 per le sessioni calendarizzate al mattino e alle ore 15.30 per le sessioni calendarizzate nel pomeriggio. Per lo svolgimento del test è assegnato un tempo di tre ore.
Articolo 4
(Prova scritta e Prova orale)
1. Possono accedere alla prova scritta i candidati che abbiano conseguito una votazione non inferiore a 21/30 nel test preliminare.
2. Possono accedere alla prova orale i candidati che abbiano conseguito una votazione non inferiore a 21/30 nella prova scritta.
3. Il superamento della prova orale con un punteggio non inferiore a 15/20 è condizione per l’accesso al Tirocinio Formativo Attivo in relazione al posizionamento in graduatoria rispetto ai posti disponibili.
4. I contenuti e il calendario delle prove scritte e orali sono predisposti autonomamente dell’ateneo che ne assicura adeguata pubblicità.
Articolo 5
(Valutazione dei titoli)
1. I titoli valutabili e i relativi punteggi sono stabiliti nell’allegato 4, parte integrante del presente decreto.
2. I titoli sono presentati dai candidati secondo le modalità previste dal bando.
Articolo 6
(Graduatoria)
1. L’ateneo formula la graduatoria finale, per ciascuna classe di abilitazione.
2. La graduatoria degli ammessi al TFA è predisposta sommando, ai punteggi conseguiti dai candidati che hanno superato il test preliminare, i risultati della prova scritta e i risultati della prova orale con votazioni non inferiore a 21/30 per il test, non inferiore a 21/30 per la prova scritta e non inferiore a 15/20 per la prova orale, il punteggio attribuito all’esito della valutazione dei titoli. In caso di parità di punteggio, prevale il candidato che abbia una maggiore anzianità di servizio nelle istituzioni scolastiche; nel caso di ulteriore parità, prevale il candidato più giovane.
3. L’ammissione al TFA avviene secondo l’ordine della graduatoria per ciascuna classe di abilitazione, per un numero di candidati non superiore al numero dei posti disponibili per l’accesso, indicato nel bando.
4. In caso di collocazione in posizione utile in graduatoria relativa a classi di abilitazione diverse, il candidato deve optare per l’iscrizione e la frequenza di un solo corso di TFA.
5. Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero dei posti disponibili indicati nel bando non si procede ad alcuna integrazione e il corso è attivato per un numero di studenti pari al numero degli ammessi
Roma, 23 aprile 2012
IL DIRETTORE GENERALE
f.to Daniele Livon

Allegati

lunedì 23 aprile 2012

Insegnare ad insegnare. Convegno padovano pre TFA

Il Convegno ha l’obiettivo di accendere il dibattito sulla didattica delle diverse discipline, facendone conoscere studi, ricerche e buone pratiche. Questo appuntamento giunge alla vigilia dell’avvio del Tirocinio Formativo Attivo, corso universitario di preparazione iniziale degli insegnanti che vedrà la collaborazione stretta tra università e scuole del territorio.
Si svolgerà presso l’Università degli Studi di Padova il 18 e 19 maggio 2012
E' rivolto ai docenti dei dipartimenti universitari coinvolti nella formazione iniziale degli insegnanti di ogni ordine e grado di scuola, ai Dirigenti Scolastici, agli insegnanti con il ruolo di tutor e mentori del tirocinio, agli insegnanti in servizio e a quelli interessati ad accedere al Tirocinio Formativo Attivo. Obiettivo del convegno è di accendere il dibattito sulle didattiche disciplinari, aspetto che riveste un ruolo centrale nei corsi di laurea per la formazione degli insegnanti.

E' NECESSARIA LA PREISCRIZIONE, ANCHE SE IL CONVEGNO E' GRATUITO.

http://sites.google.com/site/convegnodidattichedisciplinari/
 

mercoledì 18 aprile 2012

TFA: leggere le avvertenze prima dell'uso

Ormai ci avviciniamo a giugno, la primavera si scalda, fioriscono i prati e si esaurisce, poco a poco, anche la nostra pazienza nell'attesa di un decreto che non arriva mai (comunque non è una novità, no?).
Purtroppo la mia cronica mancanza di tempo non mi permette di scrivere un prontuario ricco di consigli per affrontare il TFA. Per fortuna ci ha pensato Orizzonte scuola e, questa volta, sembra davvero molto molto ben fatto.

Vi indico il link (http://diventareinsegnanti.orizzontescuola.it/2012/04/11/vademecum-per-accedere-al-tfa/) e vi allego l'intero articolo qui di seguito (per evitare che Orizzonte scuola disabiliti il link).
Ho inserito dei scritte in grassetto per segnalare i punti più interessanti. L'articolo è lungo, ma si legge rapidamente.

Riporto alla fine un altro articolo -molto utile- di Orizzonte scuola (vedi anche questo link: http://diventareinsegnanti.orizzontescuola.it/2012/04/16/faq-sul-tfa-tirocinio-formativo-attivo/): si tratta delle domande e dei dubbi più spinosi riguardo al TFA.

PER QUANTO RIGUARDA UN EVENTUALE CONGELAMENTO DELL'ESAME DI AMMISSIONE NON SI SA ANCORA NIENTE: DOVRò ANDARE IN PROVVEDITORATO (= non sapranno niente) E DOVRò ANDARE A SENTIRE QUELLO CHE MI DIRANNO IN SEGRETERIA STUDENTI (del TFA, segreteria che ancora non esiste...).


Solo una cosa. Valutate le vostre capacità, le vostre competenze o i vostri titoli, scegliete più strade possibili (non solo una: ci vuole sempre almeno un'alternativa!) e definite il vostro piano d'azione.
Tradotto in termini più concreti: per vincere il TFA serve un punteggio. Quali capacità ho nelle materie d'esame? Posso ottenere punti extra (chi ha finito un master, chi ha qualche pubblicazione, chi...ecc... ha dei punti bonus).
In secondo luogo, a quante classi di concorso posso iscrivermi? (una, ma si possono tentare più esami per classi diverse. Non si potranno sostenere esami per la stessa classe di concorso in università diverse) Quale mi conviene di più?
Infine...se quest'anno non riuscissi ad entrare, cosa posso fare per impiegare il tempo in modo costruttivo? (Una possibile risposta potrebbe essere lavorare e studiare per un master -quelli a distanza sono molto comodi-).


Aggiornato al 10 aprile 2012. Finalità, durata, requisiti, Università che attivano il TFA, classi di concorso attivate e non attivate, l’esame di ammissione, cosa studiare, date delle prove, quanto costerà?, certificazione lingua inglese, frequenza e incompatibilità, tirocinio e supplenza, esame finale

Finalità
Il TFA  (Tirocinio Formativo Attivo) è il corso di abilitazione, di prossima attivazione, necessario per acquisire l’abilitazione per le classi di concorso della scuola secondaria di I e II grado, così come definito dal dm 249/10 [Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalita' della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell'articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244». (11G0014)]
Secondo le indicazioni normative finora emanate è possibile accedere solo ad una classe di concorso per ogni anno di Tirocinio Formativo. Tuttavia bisogna evidenziare che il dm 354/98, che stabiliva gli ambiti disciplinari relativi alle abilitazioni per ambito (o a cascata) risulta tuttora in vigore.
Durata
Il corso ha durata annuale (60 CFU, di cui 19 ovvero 475 ore, di tirocinio diretto e indiretto), e può essere organizzato anche in modalità interateneo.

REQUISITI PER ACCEDERE AL TFA
Possono partecipare alle selezioni per l’accesso ai primi bandi al Tirocinio Formativo Attivo coloro che entro la data di presentazione della domanda di iscrizione al test nazionale sono in possesso
  • di una laurea del vecchio ordinamento riconosciuta dal d.m. 39/98 e degli eventuali esami richiesti per poter avere accesso all’insegnamento;
  • di una laurea del nuovo ordinamento specialistica o magistrale riconosciuta dal d.m. n. 22/2005 e degli eventuali crediti formativi per poter avere accesso all’insegnamento;
  • del diploma ISEF, già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica, per i TFA di Scienze Motorie.
 IMPORTANTE!!!!

Per partecipare alle selezioni è necessario essere in possesso (entro la data di scadenza di presentazione delle domande) di un piano di studi ritenuto idoneo per l’insegnamento
Puoi controllare se il tuo piano di studi è idoneo seguendo il percorso indicato in questa pagina – TFA Titoli di accesso
Recupero crediti – Non sarà possibile partecipare al TFA con riserva. E’ necessario possedere i titoli richiesti (e i crediti necessari) entro la data di scadenza per la presentazione della domanda di ammissione al test.
I docenti che entro l’anno accademico 2010/2011 erano in possesso di una delle lauree previste, ma non riescono a completare il percorso con gli esami o i crediti richiesti, potranno, senza limiti di anno accademico, acquisire i crediti o gli esami necessari per poi partecipare alle prove di accesso al TFA che saranno bandite di anno in anno.
Allo stesso modo, chi, nell’anno accademico 2010/2011, era iscritto a uno dei percorsi di laurea previsti per l’accesso al TFA, potrà partecipare alle prove di accesso al TFA che saranno bandite di anno in anno una volta in possesso dei requisiti necessari (laurea e crediti o esami).
La laurea triennale non costituisce titolo di accesso al TFA e in generale per l’insegnamento. E’ necessario completare il percorso con la laurea magistrale.
Sono altresì esclusi coloro che sono già in possesso dell’abilitazione per la stessa classe di concorso, ancorchè conseguita a cascata per effetto del dm 354/98. Il requisito di accesso è infatti chiarito nel decreto dell’11 novembre 2011: “Possono partecipare alle prove di accesso coloro i quali, privi di abilitazione per la relativa classe di concorso, entro la data di presentazione della domanda di partecipazione al test preliminare previsto  a livello nazionale… ”


REQUISITI PER ACCEDERE IN SOVRANNUMERO AL TFA
Possono accedere in sovrannumero (senza dover sostenere le 3 prove di selezione)
  • i docenti che hanno superato l’esame di ammissione alla Ssis e hanno in seguito sospeso la frequenza delle stessa (cosiddetti “congelati Ssis)
  • i docenti che fossero risultati idonei e in posizione utile in graduatoria ai fini di una seconda abilitazione da conseguirsi attraverso la frequenza di un secondo biennio di specializzazione o di uno o più semestri aggiuntivi.
In questo caso i docenti conseguono l’abilitazione per la stessa classe di concorso attraverso il compimento del Tirocinio Formativo Attivo senza dover sostenere l’esame di ammissione e con il riconoscimento degli eventuali crediti acquisiti.


UNIVERSITA’ CHE ATTIVANO IL TFA.
Il TFA si svolge presso le Università. Il Tfa si svolgerà con le classi di concorso attualmente in vigore, poichè l’iter per la redifizione delle stesse è ancora lungo. Per le classi di concorso di lingua straniera nella scuola media (A045) i corsi di TFA saranno distinti per singola lingua, mentre la doppia lingua (inglese + altra lingua comunitaria) sarà prevista solo nella laurea magistrale abilitante all’insegnamento, di prossima attivazione. Nel decreto del 14 marzo il Ministero ha indicato i posti generali per le lingue nella scuola media, spetta alle Università suddividerli tra le varie classi di concorso.[vedi ad es. Università di Bergamo]
Il Ministero ha emanato il decreto 14 marzo 2012 con  la suddivisione dei posti disponibili divisi per Università e classe di concorso. Vai al link 
Per una ricerca più rapida
In quale Università sarà attivata la mia classe di concorso (I grado)?
In quale Università sarà attivata la mia classe di concorso (II grado)?

CLASSI DI CONCORSO ATTIVATE E CLASSI DI CONCORSO NON ATTIVATE
N.B. Sono stati attivati i TFA per insegnamenti dei quali non esiste la relativa classe di concorso: Arabo, Cinese, Giapponese, Neogreco, Sloveno. Tirocinio Formativo Attivo: Cinese, Arabo e Giapponese le nuove discipline 
Escluse invece le classi di concorso da A001 ad A012, A014, A015, A040, A044, A053, A054, A055, A056, A062, A063, A064, A065, A066, A067, A068, A069, A070, A073, A074, per le quali non è previsto un numero consistente di partecipanti. Non sono previsti corsi per A075  e A076.
Per mancanza di coordinamento tra le varie competenze del Ministero non è stata prevista neanche l’attivazione del TFA per tutte le discipline artistiche (A018, A021, A022, A027, A028, A024, A025)  e musicali (A031 – A032 e strumento musicale) che afferiscono all’AFAM, e pertanto è tutto rinviato al 2012/2013 [fonte FLC CGIL]. In questa fase non sono previsti percorsi neanche per gli ITP, per la formazione dei quali è allo studio una proposta interna alla Direzione del personale, ma i tempi di attuazione non sono ancora prevedibili.
In totale si tratta di 4.275 posti per la scuola secondaria di I grado e 15.792 posti per la secondaria di II grado secondo questa ripartizione per regioni.



 IMPORTANTE!!!!

L’ESAME DI AMMISSIONE
In cosa consiste la prova
  • a) un test preliminare predisposto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • b) una prova scritta predisposta da ciascuna università;
  • c) una prova orale
Il test: mira a verificare le conoscenze disciplinari relative alle materie oggetto di insegnamento di ciascuna classe di concorso e le competenze linguistiche di lingua italiana. E’ predisposto dal Ministero (ad oggi si sono verificati dei ritardi Test per il TFA troppo facili. Sono da riscrivere [evito di definire con un termine molto maleducato chi ha considerato i test del tfa troppo facili]) e avrà contenuto identico, per ogni classe di concorso.
E’ costituito da 60 quesiti, ciascuno formulato con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare l’unica esatta. Un numero pari a 10 quesiti sono volti a verificare le competenze in lingua italiana, anche attraverso quesiti inerenti la comprensione di uno o più testi scritti. Gli altri quesiti sono inerenti alle discipline oggetto di insegnamento della classe di concorso.
La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti. Il test ha la durata di tre ore.
Per essere ammesso alla prova scritta il candidato deve conseguire una votazione nel test preliminare non inferiore a 21/30 (occorre cioè rispondere esattamente ad almeno 42 quesiti).

La prova scritta: E’ valutata in trentesimi (supera la prova chi consegue un risultato non inferiore a 21/30), è predisposta dalle Università secondo i seguenti criteri:
  • a) l’oggetto è costituito da una o più discipline ricomprese nella classe di concorso cui il percorso di tirocinio formativo attivo si riferisce;
  • b) la prova verifica le conoscenze disciplinari, le capacità di analisi, interpretazione e argomentazione, il corretto uso della lingua italiana e non può pertanto prevedere domande a risposta chiusa;
  • c) nel caso di classi di concorso relative alla lingua straniera, la prova è svolta nella lingua straniera per cui si richiede l’accesso al percorso di tirocinio formativo attivo;
  • d) nel caso di classi di concorso che contemplano l’insegnamento della lingua italiana, è prevista comunque una prova di analisi del testo;
  • e) nel caso di classi di concorso che contemplano l’insegnamento delle lingue classiche è prevista comunque una prova di traduziono [che bello! Molto divertente e stimolante, direi...];
  • f) nel caso di classi di concorso relative a discipline scientifiche o tecniche, la prova scritta può essere integrata da una prova pratica in laboratorio. In questo caso il voto è unico ed è ottenuto dalla media aritmetica dei voti attribuiti nella prova scritta e nella prova di laboratorio, ciascuno dei quali deve essere comunque  non inferiore a 21/30.
La prova orale, predisposta dalle Università, è superata da chi consegue un risultato non inferiore a 15/20. La prova è svolta tenendo conto delle specificità delle diverse classi di concorso. Nel caso di classi di concorso relative alla lingua straniera, la prova è svolta nella lingua straniera per cui si richiede l’accesso al percorso di tirocinio formativo attivo, nel caso di classi di abilitazione affidate al settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica la prova orale può essere sostituita da una prova pratica.

Come si forma la graduatoria
La graduatoria, espressa in centesimi, sommerà i punteggi conseguiti dai candidati che hanno superato il test preliminare con votazione non inferiore a 21/30 la prova scritta con votazione non inferiore a 21/30 e la prova orale con votazione non inferiore a 15/20 per la prova orale. A questi si aggiunge il punteggio attribuito all’esito della valutazione dei titoli.

 IMPORTANTE!!!!

I titoli valutabili per l’accesso. Sono indicati nell’allegato A del decreto e comprendono la valutazione del titolo di accesso (esami di profitto della laurea, e voto finlae), servizio svolto, titoli culturali e professionali)
In caso di parità di punteggio, prevale il candidato che abbia una maggiore anzianità di servizio nelle istituzioni scolastiche; nel caso di ulteriore parità o nel caso si tratti di candidati che non abbiano svolto servizio, prevale il candidato più giovane.
Si suppone che il termine ultimo per acquisire i titoli valutabili sia la data ultima di presentazione delle domande, per evitare disparità di trattamento, dal momento che le graduatorie finali saranno a cura delle singole Università e quindi potrebbero essere gestite con tempi diversi.
Sono valutabili il servizio prestato e i titoli culturali.
Il servizio – E’ valutato il servizio prestato nelle istituzioni del sistema nazionale dell’istruzione (vale qundi anche il servizio svolto nella scuola paritaria)  nella specifica classe di concorso o in altra classe di concorso che comprenda gli insegnmenti previsti nella classe di concorso per cui si concorre, secondo la seguente scansione:
a) 360 giorni: 4 punti
b) da 361 a 540 giorni: 6punti
c) da 541 a 720 giorni: 8 punti
d) da 721 giorni: 2 punti per ogni ulteriori 180 giorni.

N.B. La graduatoria degli ammessi ai percorsi non può essere in nessun caso integrata con altri candidati.
E’ ammesso al tirocinio formativo attivo, secondo l’ordine della graduatoria di cui al comma 16, un numero di candidati non superiore al numero dei posti disponibili per l’accesso, indicato nel bando.
Nel caso in cui la graduatoria dei candidati ammessi risulti composta da un numero di candidati inferiore al numero dei posti disponibili indicati nel bando non si procede ad alcuna integrazione e il corso è attivato per un numero di studenti pari al numero degli ammessi.
Le prove sono organizzate dagli Atenei tenendo conto delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità, a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni, e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, a norma della legge 8 ottobre 2010, n. 170.

I titoli – dottorato di riceca in ambito inerente agli specifici contenuti disciplinari della relativa classe di abilitazione punti 6

attivita’ di ricerca scientifica svolta per almeno due anni, anche non consecutivi, in ambito inerente agli specifici contenuti disciplinari della relativa classe di abilitazione: 4 punti.

valutazione del percorso di studi e della media degli esami di profitto della laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento, ovvero del diploma accademico di II livello, per un massimo di 4 punti

votazione della tesi di laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento, ovvero del diploma accademico di II livello, per un massimo di 4 punti;

pubblicazioni o altri titoli di studio strettamente inerenti ai contenuti disciplinari della classe di abilitazione, questi ultimi di durata non inferiore a 60 crediti formativi universitari, per un massimo di 4 punti.

 IMPORTANTE!!!!

COSA STUDIARE PER GLI ESAMI DI SELEZIONE AL TFA
La prova di accesso sarà disciplinare. I contenuti disciplinari sono quelli proposti dai programmi del  decreto del Ministro della pubblica istruzione 11 agosto 1998, n. 357.
Questi ultimi vanno integrati con i contenuti disciplinari, oggetto di insegnamento delle relative classi di concorso, previsti
Non sono pertanto previste domande di pedagogia. Non è richiesto di studiare per intero i decreti indicati, bensì di estrapolare da questi (cioè i programmi dell’ultimo concorso ordinario, integrati dalle nuove indicazioni della Riforma) i contenuti relativi alla propria disciplina.


DATE DELLE PROVE DI SELEZIONE
Il Ministero non ha ancora emanato il calendario delle prove di selezione. Dall’ultimo incontro al Ministero, del 22 marzo 2012, i sindacati hanno ricevuto indicazioni sul periodo 20 giugno – 20 luglio 2012, salvaguardando le giornate in cui sono previsti adempimenti obbligatori degli esami di stato [fonte FLC CGIL]

 IMPORTANTE!!!!

Le prove saranno scaglionate per consentire ai docenti di partecipare alle prove selettive per più di una classe di concorso (non è ancora noto se sarà possibile congelare l’eventuale superamento della prova nel caso di ammissione a più classi di concorso).
Per la presentazione delle domande è necessario attendere i bandi delle Università.
Il test avrà data unica a livello nazionale, mentre la prova scritta e la prova orale saranno gestite dalle singole Università.

QUANTO COSTERA’ IL CORSO
Il decreto dell’11 novembre 2011 fissa un unico criterio, ossia “Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, pertanto le spese sono a carico dei corsisti.
In linea generale l’indicazione è che il costo medio dovrebbe essere assimilato a quello di un anno accademico.

B2 LINGUA INGLESE E COMPETENZE DIGITALI
Il dm 249/10 dispone all’art. 3 comma 4:
4. Costituiscono parte integrante dei percorsi formativi ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui all’articolo 2:
a) l’acquisizione delle competenze linguistiche di lingua inglese di livello B2 previste dal “Quadro comune europeo di riferimento per le lingue” adottato nel 1996 dal Consiglio d’Europa. La valutazione o la certificazione di dette competenze costituisce requisito essenziale per conseguire l’abilitazione;
b) l’acquisizione delle competenze digitali previste dalla raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006. In particolare dette competenze attengono alla capacita’ di utilizzo dei linguaggi multimediali per la rappresentazione e la comunicazione delle conoscenze, per l’utilizzo dei contenuti digitali e, piu’ in generale, degli ambienti di simulazione e dei laboratori virtuali.
Pertanto, alla fine del TFA, i docenti devono acquisire la certificazione di conoscenza della lingua inglese a livello B2 e le competenze digitali relative all’utilizzo di linguaggi multimediali.
E’ dunque previsto che il livello B2 è il livello di conoscenza della lingua richiesto alla fine del percorso del TFA, mentre non è richiesto nulla per quanto riguarda l’ammissione.
Il Ministero ha pubblicato il decreto n. 3889 del 07 marzo 2012 sui requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico – comunicative in lingua straniera del personale scolastico.
Certificazione competenze in lingua straniera per il personale scolastico
Per quanto riguarda invece le competenze digitali il ministero non ha ancora fornito alcuna indicazione


 IMPORTANTE!!!!


FREQUENZA E INCOMPATIBILITA’
6. La frequenza dei corsi previsti dal presente decreto e’ incompatibile, ai sensi dell’articolo 142 del Regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, con l’iscrizione a:
a) corsi di dottorato di ricerca;
b) qualsiasi altro corso che da’ diritto all’acquisizione di crediti formativi universitari o accademici, in Italia e all’estero, da qualsiasi ente organizzati (sia in Italia che all’estero) [no master, neanche a distanza]
La frequenza alle attivita’ del tirocinio formativo attivo e’ obbligatoria. L’accesso all’esame di abilitazione e’ subordinato alla verifica della presenza ad almeno
  • il 70% delle attivita’ degli insegnamenti di scienze dell’educazione
  • l’80% delle attivita’ di tirocinio diretto e indiretto
  • il 70% delle attivita’ di insegnamenti di didattiche disciplinarie
  • il 70% delle attivita’ dei laboratori pedagogico-didattici
L’attivita’ di tirocinio nella scuola si conclude con la stesura da parte del tirocinante di una relazione del lavoro svolto in collaborazione con l’insegnante tutor che ne ha seguito l’attivita’.

COSA SI STUDIA NEL TFA
a) insegnamenti di scienze dell’educazione;
b) un tirocinio indiretto e diretto di 475 ore, pari a 19 crediti formativi, svolto presso le istituzioni scolastiche sotto la guida di un tutor. Il percorso di tirocinio contempla una fase osservativa e una fase di insegnamento attivo, di concerto col consiglio di corso di tirocinio al fine di integrare fra loro le attivita’ formative; almeno 75 ore del predetto tirocinio sono dedicate alla maturazione delle necessarie competenze didattiche per l’integrazione degli alunni con disabilita’.
c) insegnamenti di didattiche disciplinari che, anche in un contesto di laboratorio, sono svolti stabilendo una stretta relazione tra l’approccio disciplinare e l’approccio didattico;
d) laboratori pedagogico-didattici indirizzati alla rielaborazione e al confronto delle pratiche educative e delle esperienze di tirocinio.
Nella tabella 11, allegata al DM n. 249/2010, sono riportati le attività di tirocinio e i relativi CFU.
La valutazione del servizio svolto -
Il servizio prestato per almeno 360 giorni vale a coprire 10 dei crediti formativi relativi al tirocinio indiretto e diretto di 475 ore, pari a 19 crediti formativi, svolto presso le istituzioni scolastiche e 9 dei crediti formativi relativi agli insegnamenti di didattiche disciplinari e laboratori pedagogico-didattici indirizzati alla rielaborazione e al confronto delle pratiche educative e delle esperienze di tirocinio.

TIROCINIO E SUPPLENZA 
Il tirocinio si svolge in una delle istituzioni scolastiche accreditate con apposite convenzioni con le Università (possono essere sia scuole statali che paritarie, compresi i centri provinciali per l’istruzione degli adulti)
Nel caso in cui i docenti ammessi alla frequenza del TFA svolgano attivita’ di insegnamento nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale dell’istruzione (scuole statali o paritarie), le convenzioni per lo svolgimento delle attività di tirocinio  sono stipulate con le istituzioni scolastiche ove essi prestano servizio, anche se non accreditate, in modo da consentire l’effettivo svolgimento del tirocinio senza interrompere la predetta attivita’. (art. 15 comma 13 del dm 249/10).
Non è ancora chiaro se tale disposizione è valida unicamente se il servizio è svolto nella stessa classe di concorso o possa essere considerato valido, e in quali termin, il servizio in classe di concorso affine a quella del TFA.

ESAME FINALE
L’esame finale costituisce parte integrante del percorso di abilitazione e consiste:
a) nella valutazione dell’attivita’ svolta durante il tirocinio;
b) nell’esposizione orale di un percorso didattico su un tema scelto dalla commissione;
c) nella discussione della relazione finale di tirocinio
La commissione assegna fino a un massimo di 30 punti all’attivita’ svolta durante il tirocinio; fino a un massimo di 30 punti all’esposizione orale di un percorso didattico su un tema scelto dalla commissione e fino a un massimo di
10 punti alla relazione finale di tirocinio. L’esame di tirocinio e’ superato se il candidato consegue una votazione maggiore o uguale a 50/70.
La commissione aggiunge al punteggio conseguito il punteggio risultante dalla media ponderata dei voti conseguiti negli esami di profitto della laurea magistrale o del diploma accademico di secondo livello e degli esami di profitto sostenuti nel corso dell’anno di tirocinio, fino a un massimo di 30 punti.
Il punteggio complessivo, espresso in centesimi, e’ il voto di abilitazione all’insegnamento


 IMPORTANTE!!!!
Il TFA ha carattere transitorio. Quando entreranno a regime le lauree specialistiche abilitanti all’insegnamento il TFA costituirà l’ultimo anno della laurea.

Le pagine delle Università dedicate al TFA
Pagina del Ministero dedicata al Tirocinio Formativo Attivo
La normativa sul Tirocinio Formativo Attivo
Decreto 14 marzo 2012 – pubblicato in GU il 31 marzo 2012
Decreto 11 novembre 2011 -
Decreto n. 249 del 10 settembre 2011


Dubbi e domande sul TFA:


Le principali risposte alle domande più frequenti sul TFA elaborate da Lalla.

1) Quali sono i programmi ufficiali per prepararsi al TFA?
I programmi per sostenere le prove di accesso sono stati indicati, in via uffuciale, già nel decreto dell’11 novembre 2011 e da noi poi precisati nella Guida alle prove di accesso al TFA , che deriva proprio dalla lettura del decreto

2) E’ possibile partecipare alle selezioni per il TFA per una classe di concorso per la quale si è in graduatoria grazie al dm 354/98, cioè a cascata?
La risposta è negativa. Il requisito di accesso per partecipare alle prove di selezione è quello di “essere privi di abilitazione” per la classe di concorso considerata. Non ha importanza con quale procedura è stata conseguita l’abilitazione (il principio della cascata è determinato dal dm 354/98, secondo il quale l’abilitazione nella classe superiore permette di acquisire a cascata tutte le altre classi di concorso dell’ambito). Abilitazioni conseguite a cascata. Le si vuole rinnegare per provare il TFA



 IMPORTANTE!!!!

3) L’abilitazione acquisita per una classe di concorso comporterà, in base al dm 354/98, l’acquisizione delle altre abilitazioni comprese nell’ambito?
La possibilità che l’abilitazione per singola classe di concorso comporti l’acquisizione anche delle abilitazioni delle altre classi di concorso comprese nell’ambito disciplinare, è ancora da discutere. Il TFA era stato pensato infatti per le nuove classi di concorso, ma la ridefinizione di queste ultime è ancora lontana, per cui si sta facendo partire il TFA con le vecchie classi di concorso, in un impianto normativo non ben definito.
La normativa finora pubblicata non ha eliminato il valore del dm 354/98 sulla possibilità di abilitazione per ambito. Ma questo è un argomento ancora non affrontato negli incontri al ministero, pertanto si avrà modo di riparlarne. Pubblicheremo gli eventuali aggiornamenti sulla problematica.


 IMPORTANTE!!!!


4) E’ possibile provare l’accesso al TFA per più di una classe di concorso?
Sì, nell’ultimo incontro al Ministero è stato chiarito che le prove saranno scaglionate in più giorni (nel periodo 20 giugno – 20 luglio) per consentire la partecipazione a più classi di concorso. Non è invece possibile tentare la prova per la stessa classe di concorso in atenei diversi, poichè il test si svolgerà lo stesso giorno per tutte le università. Non è ancora chiaro il sistema di eventuale congelamento di una ammissione nel caso del superamento della prova per più di una classe di concorso.

5) L’abilitazione conseguita avrà valore su tutto il territorio nazionale?
Sì, l’abilitazione conseguita sarà spendibile in tutto il territorio nazionale.


 IMPORTANTE!!!!

6) L’abilitazione acquisita permetterà l’accesso nelle Graduatorie ad esaurimento?
No, l’attuale normativa (Legge n. 296 del 2006) non consente nuovi inserimenti nelle Graduatorie ad esaurimento.
L’abilitazione conseguita permetterà di accedere
  • alla II fascia delle Graduatorie di istituto, riservata ai docenti abilitati ma non inseriti in Graduatoria ad esaurimento
  • ai concorsi
  • al reclutamento nelle scuole paritarie.
Leggi l’articolo A cosa serve il TFA?

7) Sarà possibile svolgere supplenze durante il TFA?
Non è possibile rispondere in maniera precisa a tale quesito. Dipende da condizioni sia personali che oggettive (ad es. il livello di stress che si è capaci di sopportare, gli impegni familiari, la distanza tra luogo di residenza, di lavoro, e di studio, la capacità personale di organizzazione e quella dell’università in cui ci si iscrive, dal numero di ore della supplenza).
Bisogna però precisare che in caso si stia svolgendo una supplenza il dm 249/10 prevede “Nel caso in cui i soggetti di cui al precedente comma svolgano attività di insegnamento nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, le convenzioni di cui all’art. 12, comma 1 sono stipulate con le istituzioni scolastiche ove essi prestano servizio, anche se non accreditate ai sensi del medesimo articolo, in modo da consentire l’effettivo svolgimento del tirocinio senza interrompere la predetta attività”




8) La frequenza alle lezioni del TFA è obbligatoria?
La frequenza alle attivita’ del tirocinio formativo attivo e’ obbligatoria. L’accesso all’esame di abilitazione e’ subordinato alla verifica della presenza ad almeno
  • il 70% delle attivita’ degli insegnamenti di scienze dell’educazione
  • l’80% delle attivita’ di tirocinio diretto e indiretto
  • il 70% delle attivita’ di insegnamenti di didattiche disciplinarie
  • il 70% delle attivita’ dei laboratori pedagogico-didattici
9) Il TFA è un tirocinio retribuito?
No, non è prevista la retribuzione per la frequenza del corso e lo svolgimento del tirocinio. Le spese inoltre sono a totale carico del corsista. [in questi giorni i medici specializzandi stanno protestando perché svolgono il loro lavoro con una "misera" borsa di circa 1700€ -noi prenderemo meno quando insegneremo- che -questo il motivo dell'agitazione- ora verrà tassata. Pur convinto che, tutto sommato, è giusto che questi medici siano pagati così tanto -lavorano come schiavi e fanno il lavoro degli altri medici- mi chiedo come mai noi, che all'interno del TFA faremo ben 475 ore di insegnamento, oltre a non essere pagati, dovremo pagare!!!! E' uno scandalo!!!!]

10) I docenti di ruolo possono partecipare al TFA?
Stante l’attuale normativa (decreto 11 novembre 2011) , il docente di ruolo potrà partecipare alla selezione per il TFA, a meno che il decreto finale non ponga tale limitazione che finora non è emersa
E’ innegabile però che se da un lato deve essere sempre data ai docenti la possibilità di crescita professionale, dall’altro il numero programmato per il TFA subisce in tal modo uno sfasamento.
Leggi l’articolo I docenti di ruolo potranno partecipare al Tirocinio Formativo Attivo?



sabato 24 marzo 2012

Date e altre sorprese

Già, le sorprese non sono finite: dopo aver scoperto il numero effettivo di posti a disposizione rimangono altri nodi da sciogliere, o meglio, altre...sorprese (altro che Kinder...Miur sorpresa!).
Ne ha parlato ufficialmente il Miur in un incontro con i sindacati.
Copio e incollo direttamente l'articolo da Orizzonte scuola.

Prima di farlo mi permetto di anticipare le novità più importanti:

- date del TFA "tra il 20 giugno e il 20 luglio" RICORDO CHE PER LA DATA DEFINITIVA BISOGNA ASPETTARE L'ENNESIMO DECRETO (anche quest'anno il Miur ci regala le vacanze!);

- "l’acquisizione di eventuali esami/crediti mancanti deve avvenire entro la data di iscrizione alle prove del TFA";

- "le Università dovrebbero trovare un accordo su un costo medio dei corsi di TFA in modo da assimilarlo a quello di un singolo anno accademico" (paghi come 1 anno di università, ma metà delle ore le passi ad insegnare in una scuola...ah, ricordo che la specializzazione dei medici è pagata circa 1700€ al mese, noi, pur insegnando gratis, dovremo anche pagare!);

- "le procedure per la ridefinizione delle classi di concorso sono ancora in corso e avranno un iter abbastanza lungo essendo prevista una nuova “prima lettura” in Consiglio dei Ministri, viste le notevoli modifiche subite dal testo approvato nel 2009". Ecco, questo fa paura: cambiare le classi di concorso significa fondere quelle esistenti (noi a lettere ne abbiamo 4) e, probabilmente, cambiare i requisiti d'accesso alle future classi;

- "la laurea magistrale per l’insegnamento nella scuola secondaria di I grado sarà attivata solo a partire dal 2012/2013".


PER I DOTTORANDI.
Ho parlato con la nostra responsable, la prof. ssa Rosanna Benacchio.
Non sa se sia consentito congelare il dottorato per frequentare l'anno di TFA (deve deciderlo la commissione docenti), in ogni caso lei è contraria in quanto il TFA comprometterebbe il dottorato stesso. Lei consigliava, però, di tentare comunque l'esame d'ammissione al TFA nel caso sia possibile congelare il TFA (con la SSIS era possibile in alcuni casi). In soldoni: si tenta l'esame, magari si riesce a passare, e poi si entra quando si vuole.
Non sarà facile, visto che non avremo tempo per studiare, ma potrebbe valerne la pena.
Il problema è se sia possibile o no congelare il TFA.
Teoricamente non ci sono norme che lo vietino: basta non frequentare contemporaneamente TFA e dottorato o master. La questione, però, va posta alle università (quindi non speriamo troppo...).



Da Orizzonte scuola.

Comunicato FLC CGIL - Dopo le proteste delle organizzazioni sindacali per la mancata informazione sul decreto di autorizzazione dei posti per il TFA (vedi correlati), il Miur, ha fornito alcune informazioni e chiarimenti parziali sui temi sollevati.

Tutte le organizzazioni sindacali presenti hanno ribadito la protesta per la mancata informazione preventiva e per il proliferare di provvedimenti mai comunicati, neppure in bozza.

Abbiamo ribadito con forza l’esigenza di ricevere risposte puntuali su tutte le richieste formulate nella lettera unitaria del 2 dicembre scorso (vedi correlati) e di procedere celermente ad un confronto con tutti i responsabili dei vari uffici del Ministero coinvolti nelle procedure relative alla formazione iniziale.

L’informazione ricevuta, dal Dipartimento per l’istruzione e dalla Direzione generale del personale ha permesso di ottenere alcuni chiarimenti tra i tanti richiesti:

  • La definizione dei posti disponibili per il TFA è nata da una mediazione tra il fabbisogno delle scuole (posti liberi e pensionamenti previsti) e le proposte delle Università e questo ha determinato distribuzioni anomale: mancanza di alcune classi di concorso ed eccesso di posti per altre che sono perfino in esubero a livello nazionale
  • Per mancanza di coordinamento tra le varie competenze del Ministero non è stata prevista l’attivazione del TFA per tutte le discipline artistiche e musicali che afferiscono all’AFAM, e pertanto è tutto rinviato al 2012/2013
  • La laurea magistrale per l’insegnamento nella scuola secondaria di I grado sarà attivata solo a partire dal 2012/2013
  • E’ in preparazione il decreto con il calendario delle prove di accesso al TFA che dovrebbero svolgersi dal 20 giugno al 20 luglio, salvaguardando le giornate in cui sono previsti adempimenti obbligatori degli esami di stato
  • E’ comunque in corso un approfondimento normativo sulle modalità di svolgimento delle prove e sull’accesso al TFA dei docenti con almeno 360 giorni di servizio : il Ministro sarebbe intenzionato a proporre un emendamento nel decreto semplificazioni in discussione al Senato
  • E’ confermato che l’acquisizione di eventuali esami/crediti mancanti deve avvenire entro la data di iscrizione alle prove del TFA
  • Per la lingua straniera nella scuola media i corsi di TFA saranno distinti per singola lingua, mentre la doppia lingua (inglese + altra lingua comunitaria) sarà prevista solo nella futura laurea magistrale
  • Le Università dovrebbero trovare un accordo su un costo medio dei corsi di TFA in modo da assimilarlo a quello di un singolo anno accademico
  • E’ già stato firmato il decreto relativo ai tutor organizzatori e ai tutor dei tirocinanti (altro provvedimento spuntato improvvisamente senza alcun confronto) mentre non c’è ancora nessuna novità per i tutor di scuola, sia per la loro selezione che per il riconoscimento del lavoro svolto
  • Ci è stato confermato che le procedure per la ridefinizione delle classi di concorso sono ancora in corso e avranno un iter abbastanza lungo essendo prevista una nuova “prima lettura” in Consiglio dei Ministri, viste le notevoli modifiche subite dal testo approvato nel 2009
  • Per l’ idoneità/abilitazione degli insegnanti di laboratorio ( ITP ), che non erano stati inclusi nel DM 249/10 sulla formazione iniziale, è allo studio una proposta interna alla Direzione del personale , non trattandosi di un percorso universitario, anche se al momento non ci sono maggiori dettagli

La nostra posizione

Malgrado siano stati sciolti alcuni nodi , resta ferma la nostra posizione critica sulla mancata informazione preventiva e su questo modo di procedere altalenante che rischia di creare ulteriori problemi ad un sistema di formazione iniziale e reclutamento già soggetto a forti tensioni.

E’ particolarmente grave la mancata attivazione del TFA per le discipline artistiche e musicali afferenti all’AFAM malgrado già da mesi avessimo sollevato l’esigenza di un coordinamento tra i vari uffici ed avevamo ricevuto rassicurazioni dalla Direzione generale per gli ordinamenti.

Anche sulle altre questioni siamo ancora agli annunci o alle ipotesi , mentre per dare tranquillità e prospettive ai docenti è necessario un sistema serio e stabile di regole e di procedure .

Restano ancora aperte numerose questioni da noi sollevate sia sulla consistenza dei posti che rischiano di determinare false illusioni, sia sull’assenza di indicazioni e prospettive chiare per il futuro reclutamento. Manca un piano di stabilizzazioni più volte richiesto dalla FLC CGIL.

Su tutte le questioni ancora in sospeso, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo sollecitato risposte in tempi rapidi .



Infine mi permetto di aggiungere un link a un lungo, ma interessante articolo sulla figura dell'insegnante. Benché ne critichi io stesso alcuni punti, penso sia importante il messaggio di fondo (meglio parlare di uno dei messaggi): di fronte ad una società che è forgiata da un sistema (non parlo solo di stato) che, di fatto, vilipende la cultura e ogni forma di sapere, noi insegnanti dobbiamo porci come formatori delle giovani generazioni (non solo dei giovani, aggiungerei io) e accompagnarle alla conquista di un sapere che non sia puro nozionismo, ma un Sapere critico, in grado di guidare verso una piena maturità che parte dalla consapevolezza di sé e dalla conoscenza del mondo in cui si vive, premesse queste per una partecipazione attiva alla vita sociale del nostro Paese.

Scusate per le mie imprecisioni (di qualsiasi genere, ma non di tipo "tecnico", in teoria), come sempre sono "tirato" e di fretta, in modo particolare in queste settimane e adesso: al momento sono ancora in pigiama (= per importanti aggiornamenti come questi non aspetto neanche il tempo di cambiarmi!).

mercoledì 21 marzo 2012

Ecco i numeri ufficiali del TFA 2012!

Finalmente il ministero si è degnato di fornire i numeri precisi!
Chissà quante discussioni tra università della stessa regione e ministero per l'assegnazione dei posti...
Tralasciando i retroscena, trovate la notizia con il prototipo del decreto (in via di pubblicazione, ma definitivo) qui: 8-0. Per quanto riguarda numeri e sedi universitarie non cambia niente rispetto alle indiscrezioni della settimana scorsa.
Gli allegati al decreto sono due.
Il primo riguarda le medie.
Il secondo le superiori.
Sono in pdf.
Buona lettura!

venerdì 16 marzo 2012

La paura fa 90...

Fantasia o realtà?

Ancora non è dato saperlo, ma sembrerebbe assumere i contorni di un brutto sogno.
Secondo un documento diramato dalla FLCGIL di Caserta (vedi qui) i numeri per il Veneto sarebbero bassi. (nota tecnica: il link diretto al documento pdf di orizzonte scuola è vietato quindi cercate di raggiungere il file tramite orizzonte scuola e salvate, per precauzione, il pdf; in alternativa c'è il documento in word, ma è un file pesante)

Per il primo anno di TFA sono a disposizione (ricordo che le tre sedi universitarie venete di Verona, Padova e Venezia sono consorziate come ai tempi della SSIS.):
40 posti per la classe 043 (i corsi saranno a Padova),
20 posti per la 050 (i corsi si terranno a Padova),
15 posti per la 051 (le lezioni saranno a Venezia!) e
15 posti per la 052 (lezioni a Verona!).

In tutto 90 posti.

Pochi, ma non meno di quando ancora esisteva la SSIS (i numeri sono più o meno gli stessi).
Il problema è che ora saremo molti di più a tentare.

Spero che arrivino presto altre novità, magari ufficiali.
Buona preparazione all'esame!