domenica 26 aprile 2015

Proposte alternative...

Mentre il DDL è in discussione, non si contano le proposte per modificare il canale d'accesso all'insegnamento. Parlare di tutte è impossibile e inutile, visto che verranno modificate o eliminate durante i lavori, ma è utile capirne alcune, almeno quelle che potrebbero hanno più probabilità di adottate.

La settimana scorsa sembrava che il governo proponesse (come indicato ne "la buona scuola", il minuscolo è voluto) le solite lauree abilitanti, ossia, l'obbligo di frequentare una laurea specialistica (o magistrale) apposita in cui sarebbero stati appositamente inseriti esami di pedagogia (obbligatori e al posto di molti crediti in materie disciplinari). Il risultato? Una laurea spendibile solo nel mondo della scuola e decisamente meno formativa delle attuali! Per di più nella proposta iniziale del governo vi era comunque un semestre di tirocinio obbligatorio DOPO la specialistica. Lo sbarramento, per limitare il numero di futuri docenti, era previsto dopo la triennale e prima dell'iscrizione alla specialistica.

Più articolato l'emendamento delle onorevoli Malpezzi e Ghizzoni (la fonte più dettagliata è questo articolo de "Il fatto quotidiano", vedi qui). Lo riassumo in maniera schematica e, spero, chiara.

- Laurea triennale 3 anni.
- Laurea magistrale 2 anni.
- N° variabile (per classe di concorso) di cfu disciplinari da recuperare nei 5 anni (come oggi...speriamo!).
- N°36 cfu da recuperare nelle (inutili) discipline pedagogiche nei 5 anni. Se non si vogliono impiegare i cfu disciplinari a scelta (perché si vuole curare la preparazione nelle materie che si andranno ad insegnare) bisogna preventivare (almeno) un semestre in più all'università!

Aspettate che arriva il bello!

- Concorso per essere assunti.
Se si vince si fanno 3 ANNI di apprendistato e lavoro:
                 - 1 anno come il TFA, con corsi universitari (ma senza tirocinio);
                 - 2 e 3 anno di tirocinio a scuola sotto la supervisione di un tutor;
                 - NON SI PAGHERANNO i 3000€ del TFA e si percepirà uno stipendio, ma molto ridotto: "si può ipotizzare uno stipendio minimo di 400 euro mensili" (ovviamente si faranno le stesse cose degli altri docenti, ma a 400, magari 500€ invece che a 1200!).

Oltre ai ben 36 cfu pedagogici, che rallenteranno la carriera universitaria e che sono del tutto inutili, visto che ci sarà un anno di formazione dopo il concorso (con ancora tanta inutile pedagogia), sorgono problemi ben più seri perché il contratto con cui saremo assunti (mi inserisco anch'io per solidarietà) dopo il concorso dovrà essere necessariamente diverso da quello degli altri insegnanti (quelli a 1200€/mese) e:

1) chi ci assicura che saremo realmente assunti (i legislatori potrebbero inserire nella legge l'obbligo di assunzione "previa la disponibilità di posti lasciati liberi dai pensionamenti o salvo la necessità di ulteriori risparmi sul personale").
2) Chi ci assicura che saremo assunti alle stesse condizioni dei predecessori?
 
3) Il nuovo contrattino rallenterebbe di tre anni gli scatti stipendiali, che vengono conteggiati persino a precari e supplenti, come dimostrano le sentenze (fatalità il nuovo percorso dura tre anni e gli scatti sono triennali).

4) E la pensione? Quanto sarà bassa la nostra pensione se prenderemo nel primo triennio solo 400€?

E' ovvio che si tratti di una riforma volta a tagliare in maniera subdola.

Sembra persino migliore il sistema attuale (che si presenta così):
- Laurea triennale 3 anni.
- Laurea magistrale 2 anni.
- N° variabile (per classe di concorso) di cfu disciplinari da recuperare nei 5 anni.
- TFA di 1 anno a 3000€.
- Concorso e assunzione a tempo indeterminato (con lo stesso contratto degli altri) a 1200€/mese.

Noterete che ci conviene economicamente di più il TFA a 3000€ (facilmente recuperabili, una volta assunti con uno stipendio decoroso, o anche come precari licenziati d'estate) di 400€ guadagnati al mese (anche se fossero 800€!) per tre anni.

In più la preparazione disciplinare e la spendibilità delle nostre lauree è più curata oggi: per fare i 36 cfu pedagogici molti si troverebbero a inserirli come crediti liberi, a scapito delle discipline caratterizzanti.

Cos'è che non funziona nel sistema attuale (escludo la discussione sul numero degli abilitati, superiore alla reale disponibilità di posti)? 

Semplice! I percorsi e le soluzioni già attivate hanno scadenze precise (TFA e concorsi ogni anno o ogni 2), ma queste non vengono rispettate (i ritardi burocratici del Miur sono solo un modo per farci disperare ed evitare nuovi precari storici...visto che non siamo in graduatoria ad esaurimento...).
Con questo non dico che il sistema attuale sia perfetto sulla carta, ma il prossimo sembra di gran lunga peggiore...sempre sulla carta.
Ovviamente siamo in Italia e il Miur potrebbe in qualche modo rallentare anche il nuovo percorso così come ha fatto nel caso dei TFA!

Se trovate errori scusatemi tanto e segnalatemeli...ho scritto molto velocemente e non ho il tempo di rileggere (i tieffini non hanno tempo).