venerdì 10 settembre 2010

Poveri noi...

Gelmini: "Precari assorbiti in 6-7 anni"
Le nuove regole per diventare docenti

Il ministro dell'Istruzione ha illustrato a Palazzo Chigi il regolamento sulla formazione degli insegnanti. Gli oltre 200mila in attesa di lavoro "aiutati dal decreto salva-precari, dagli accordi con le Regioni e dai nuovi pensionamenti". Domenica manifestazione sullo Stretto di Messina contro tagli e riforma del ministro

ROMA - L'esercito di oltre 220 mila precari (abilitati e in graduatoria) che da anni attendono di iniziare a insegnare, potrebbe essere 'assorbito' nell'arco di 6-7 anni. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini che ha presentato oggi le nuove regole per la diventare docenti. "Abbiamo la ragionevole certezza che gli attuali 220 mila precari possano essere assorbiti nell'arco dei prossimi 6-7 anni", ha detto Gelmini. [Invece di far lavorare più insegnanti si preferiscono classi con più di 30 studenti! http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/04/news/la_scuola_scoppia-6748974/]

A garantirgli lavoro sarà il decreto salva-precari, gli accordi con le Regioni e "i nuovi pensionamenti previsti per i prossimi anni". "Nel 2009 - ha ricordato il ministro - i tagli effettuati nella scuola ammontavano a 42 mila unità ma con 30 mila pensionamenti sono scesi in realtà a 12 mila. Quest'anno il taglio previsto era di 25 mila posti ma sono scesi a duemila considerando le uscite per pensione. Dunque in totale si tratta 14 mila persone senza posto. Abbiamo motivo di credere - ha assicurato - che a queste 14 mila persone sarà trovato un lavoro" [Non trovo l'articolo che avevo visto su "Orizzonte scuola", ma questo (cliccate qui) è altrettanto illuminante: 40000 persone a casa grazie ai tagli e ai pensionamenti e 16.500 assunzioni -10000 per noi docenti-. I precari sono circa 120-130.000 esclusi i non abilitati (noi) che, secondo un articolo di Orizzonte suola, dovrebbero essere circa 40.000. Ma noi non veniamo considerati precari e non abbiamo alcun diritto.].

Le regole cambiano e cambia quindi radicalmente la formazione iniziale degli insegnanti. Il ministro Gelmini ha infatti firmato il Regolamento sulla formazione iniziale dei docenti per passare, ha detto oggi illustrando il provvedimento a Palazzo Chigi, ''dal sapere al sapere insegnare''. Alla base sarà necessario un anno di tirocinio per legare teoria a pratica, più inglese e competenze tecnologiche.

Le nuove norme si sviluppano, in particolare, su quattro grandi direttrici: il tirocinio da svolgere direttamente a contatto con le scuole e col mestiere di insegnante. Il numero di nuovi docenti sarà deciso in base al fabbisogno. Fine dell'accesso illimitato alla professione che creava il precariato. Ci saranno poi lauree specifiche per ciascuna classe di abilitazione. Più inglese (necessaria la certificazione B2 in lingua inglese per abilitarsi) e nuove tecnologie, migliore preparazione per l'integrazione dei disabili. "Prevediamo una selezione severa - ha affermato il ministro -, concentrato nel passaggio dal sapere al saper insegnare''.

"Bisogna superare gli scatti di anzianità che sono una cosa di cui non andare orgogliosi, non è da Paese civile l'avanzamento in base al tempo e non al merito [proprio lei che parla di merito?]. Dobbiamo avere il coraggio di colmare questa lacuna", ha detto ancora il ministro. " Bisognerà valutare insieme se farlo per via contrattuale o legislativa, scegliendo la via meno conflittuale, ma il sistema degli scatti, che oggi la manovra ha bloccato, va superato. Quel che serve è la valorizzazione della professionalità degli insegnanti. Del resto - ha evidenziato - lo chiede la stessa categoria: secondo sondaggi il 70% dei professori chiede di essere valutato e premiato sulla base del proprio lavoro".

Tra le novità la chiusura delle SSIS (scuole di specializzazione all'insegnamento Secondario) per le secondarie di primo e secondo grado [ah, davvero? Chiudono adesso? Pensavo che fossero state chiuse nel 2008...Sempre le solite cose...e le chiama novità!]. Al loro posto nascerà [QUANDOOO!!!! E' due anni che aspettiamo e ora ci fai perdere un altro anno!!!!] il Tirocinio Formativo Attivo della durata di un anno, terreno di incontro tra scuola e Università. Inoltre gli Uffici scolastici regionali organizzeranno e aggiorneranno gli albi delle istituzioni scolastiche accreditate che ospiteranno i tirocini sulla base di appositi criteri stabiliti dal Ministero. Gli Usr avranno anche funzione di controllo e di verifica sui tirocini.

Nel frattempo saranno circa 7 mila, secondo gli organizzatori, i precari della scuola che domenica manifesteranno sulle due sponde dello Stretto di Messina, contro i tagli della legge 133 e la riforma del ministro dell'Istruzione. Non è previsto il blocco degli imbarcaderi, ma un presidio simbolico "per sottolineare che la priorità è la tutela della scuola pubblica e dei posti di lavoro e non il Ponte sullo Stretto". La mobilitazione è stata promossa dalla rete dei precari di Agrigento e hanno aderito la Flc-Cgil, i Cobas, il Coordinamento dei precari in lotta e i comitati provinciali.

(10 settembre 2010)


Fonte: La Repubblica.it